terremoto-torre-finale2306 domande presentate da privati per la ricostruzione sulle 32.000 previste, 30 domande presentate dalle imprese sulle migliaia previste, 392 accolte sino all’8 aprile con contributi erogati per un totale di 5 milioni di euro: questa è la catastrofica situazione del terremoto dimenticato dell’Emilia, a fronte dei 6 miliardi stanziati dal Governo per la ricostruzione.

La denuncia è del PDL di Modena e del sen. Carlo Giovanardi che hanno sottolineato come le 142 ordinanze farraginose e contraddittorie emanate dal commissario Vasco Errani e l’incertezza sulla percentuale dei contributi a fondo perduto paralizzano la ricostruzione.

Nel prossimo mese di giugno d’altro canto i cittadini e le imprese delle zone terremotate dovranno pagare le bollette scadute di gas, acqua elettricità, rifiuti solidi urbani, più le tasse e le imposte in scadenza, e riprendere il pagamento delle rate dei mutui gravate di maggiori oneri derivanti dalla quota congelata nell’anno di moratoria per chi ha avuto danni diretti, con un salasso economico a cui non sono assolutamente in grado di far fronte.

La proposta del PDL, trasmessa al Governo tramite il sen Carlo Giovanardi, è di prorogare sino a Giugno 2014 tutti i pagamenti e per le zone terremotate mantenere il 50% dei benefici per le ristrutturazioni edilizie che in tutta Italia torneranno al 36% a decorrere dal 30 giugno: la copertura verrà assicurata dirottando una parte dei 6 miliardi inutilizzati, che potranno essere reintegrati nel momento in cui imprese e famiglie presenteranno le domande di contributo.

Si tratta, secondo Giovanardi del PDL, di un estremo tentativo per evitare il collasso di un area geografica che contribuiva da sola a produrre quasi il 2% del Pil nazionale.

 

(Sen.Carlo Giovanardi)