tirovoloLa leggenda può diventare realtà? Lo scopriremo tra poco, sabato 27 e domenica 28 aprile, quando almeno 140 arcieri provenienti da tutta Italia si sfideranno nei boschi delle collline di Salvarano (Quattro Castella) dando vita al 1° Campionato italiano di Tiro a volo e alla sagoma mobile.

In un contesto che riporta alla memoria le antiche leggende di abilissimi arcieri, da Robin Hood alla giovane Merida di “Ribelle”, le frecce sibileranno nel cielo reggiano a caccia dei diversi bersagli: piattelli, palle e sagome, rigorosamente in movimento. Perché a distinguere questo Campionato italiano da tutti gli altri sono proprio i bersagli: nulla di fermo, nulla di statico e, dunque, nulla di prevedibile. Tutto ciò per offrire il massimo spettacolo al pubblico e assicurare il massimo della sfida per un arciere: precisione e dinamismo, che porteranno i vincitori ad essere leggenda.

La manifestazione, organizzata per la Federazione italiana arcieri tiro di campagna (Fiarc) dalla Compagnia Arcieri della Notte, è stata presentata questa mattina in Provincia dal responsabile dell’organizzazione del Campionato italiano di Tiro a volo e alla sagoma mobile, Marco Olmi, dalla presidente della Compagnia Arcieri della Notte, Enrica Casotti, e dal consigliere della Federazione italiana arcieri tiro di campagna (Fiarc), Andrea Mulattieri, alla presenza degli assessori allo Sport di Provincia di Reggio Emilia e Comune di Quattro Castella Alfredo Gennari e Lorenzo De Medici patrocinano l’iniziativa insieme a Regione Emilia-Romagna e Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia.

“Si tratta di una specialità molto spettacolare, che nulla ha a che vedere con il tiro con l’arco olimpico che il grande pubblico conosce, perché qui i bersagli sono tutti in movimento, non è possibile fermarsi e mirare, ma è indispensabile avere istinto e dinamismo nella posizione di tiro”, ha detto il responsabile dell’organizzazione del Campionato italiano, Marco Olmi, spiegando che i bersagli “sono rappresentati da piattelli o palle lanciate, oppure da sagome di animali selvatici”.

Fondamentale, per lo svolgimento di questi Nazionali, il ruolo della Compagnia Arcieri della Notte di Reggio Emilia che, come ha spiegato la presidente Enrica Casotti, “dal 2008 sta crescendo e facendo conoscere il tiro a volo, unendo alla pratica sportiva il rispetto della natura e l’aiuto al prossimo, visto che il Campionato nazionale sarà anche l’occasione per raccogliere fondi a favore della onlus “Progetto Pulcino” che si occupa di potenziare con macchinari e borse di studio la Neonatologia e la Terapia intensiva neonatale dell’arcispedale Santa Maria Nuova”.

Soddisfatto il consigliere della Federazione italiana arcieri tiro di campagna (Fiarc), Andrea Mulattieri: “Questo Campionato italiano, che richiamerà quasi 150 arcieri da almeno dieci regioni, rappresenta il modo migliore per festeggiare il trentesimo anniversario della prima gara di tiro a volo che si è svolta appunto nel 1983”.

Il sostegno convinto della Provincia di Reggio Emilia è stato spiegato dall’assessore allo Sport Alfredo Gennari: “Queste iniziative, in grado di richiamare partecipanti da tutta Italia, sono importanti per far conoscere ancora di più questo territorio molto bello, e lo sono ancora di più perché allo sport si unisce la solidarietà”, ha detto sottolineando anche “il fondamentale contributo di tanti volontari, che con passione stanno sacrificando tempo ed energie per la buona riuscita della manifestazione”.

“Anche il Comune di Quattro Castella ha aderito con entusiasmo alla proposta di Arcieri della Notte e Fiarc”, ha concluso l’assessore comunale allo Sport Lorenzo De Medici, annunciando che il quartier generale del Campionato italiano di tiro a volo sarà allestito nelle ex scuole di Montecavolo, destinate a diventare in questi giorni Casa del volontariato.

Proprio nelle ex scuole di via Fratelli Cervi si terranno la cerimonia di apertura (venerdì 26 aprile alle 21.30) e quella di chiusura con le premiazioni (domenica 28 alle 18.30). Sabato 27 e domenica mattina, le varie sfide nei campi di gara allestiti presso la trattoria “Da Mandarein”, in via Fosse Ardeatine a Salvarano di Quattro Castella. In gara, con archi storici in legno o super-tecnologici, almeno 140 arcieri, uomini e donne dagli 8 agli oltre 70 anni, perché questo sport viene praticato anche da intere famiglie.

 

Info su www.tiroavolo2013.it