Sala del Consiglio gremita, sabato scorso, a Bibbiano, in occasione del conferimento della Cittadinanza Onoraria del Comune ad Antonio Nicaso, giornalista, scrittore, docente universitario, tra i massimi studiosi dei fenomeni mafiosi e delle infiltrazioni criminali.
La cittadinanza onoraria a Nicaso, votata dal Consiglio Comunale il 27 marzo scorso, vuole imprimere un ulteriore, forte, segno di denuncia nei confronti della criminalità. Con il conferimento di questo titolo simbolico, si è voluto sostenere e rafforzare la strada della legalità e del diritto. A parlare per primo ai cittadini, alle associazioni, agli studenti ed alle autorità presenti in sala, il sindaco del Comune, Sandro Venturelli, che ha ricordato quanto sia importante, in questa fase di grave crisi economica e sociale, tenere alta la guardia ed avere comportamenti, anche individuali, volti alla legalità e al rispetto. E quanto pericolosa sia l’omertà, capace di creare terreno fertile per il proliferare e il rafforzarsi dei fenomeni criminali. A seguire Chiara, alunna, portavoce dei ragazzi delle medie “Dante Alighieri”, che, nel ringraziare Nicaso per la sua presenza a Bibbiano, per l’impegno e il coraggio della parola, ha sottolineato il ruolo dei giovani nel determinare una società più giusta. Ragazzi sostenuti dalle famiglie e dalle istituzioni, informati e consapevoli che il silenzio, l’indifferenza, creano vantaggi al malaffare.
Molto applaudito anche l’intervento della Presidente della Provincia, Sonia Masini, la quale, dopo aver ringraziato le Forze dell’Ordine, rappresentate in sala, per la loro attività volta a garantire la sicurezza dei cittadini, e il Prefetto, impegnato in una costante opera di denuncia, aperta e coraggiosa, nei confronti dei fenomeni criminali, ha sottolineato la pericolosità della crisi attuale, i cui effetti di mancanza di liquidità alle imprese, di perdita di stabilità economica alle famiglie, di mancanza di lavoro e di progetti per il futuro, possono rappresentare, e certamente rappresentano, condizioni privilegiate per l’insediamento della malavita. E allora, di nuovo, il “ruolo fondamentale dei giovani, motore di cambiamento e di rinascita, non senza l’assunzione di responsabilità e l’impegno delle generazioni più mature”. Il “fare rete” è stato il concetto trasversale a tutti gli interventi, compreso l’ultimo, quello di Antonio Nicaso, felice di diventare cittadino onorario di un “territorio straordinario”, come lo ha definito, che, ha proseguito, “da oggi in poi riterrò orgogliosamente anche mio”. Anche Nicaso ha sostenuto il valore e il potenziale delle giovani generazioni, “sentinelle dei nostri territori” e ha concluso il suo intervento, prima di ricevere la pergamena della cittadinanza, con l’invito a lottare per donare ai nostri figli la dimensione del sogno. Il sogno di un paese senza più mafie.