Una riduzione della spesa corrente di otto milioni di euro rispetto all’anno precedente e un calo dei trasferimenti dallo Stato di quasi 20 milioni, mentre gli investimenti sono passati da 19 a circa 13 milioni: 5,2 effettivamente realizzati, gli altri avviati ma con pagamenti differiti, mentre ulteriori sei milioni di euro sono stati bloccati dai vincoli del Patto di stabilità.

Sono alcuni dei dati principali del bilancio consuntivo 2012 del Comune di Modena illustrato giovedì 18 aprile al Consiglio comunale dal vicesindaco Giuseppe Boschini che ha sottolineato come il totale della spesa corrente sia passato da 214 a 206 milioni, mentre al netto dei rimborsi per la quota capitale e per l’estinzione dei mutui il “taglio” sia stato comunque di quasi sei milioni di euro (cinque milioni e 761 mila euro). “E nel bilancio per il 2013 – ha aggiunto Boschini – la prospettiva è di un ulteriore riduzione nell’ordine dei dieci milioni”.

Se nel 2012, infatti, i trasferimenti dallo Stato sono passati da 52 a circa 33 milioni di euro, “per quest’anno è in programma il taglio del fondo sperimentale di riequilibrio che per Modena significa più di 28 milioni: insomma, nel 2013 – ha annunciato Boschini – i trasferimenti e i contributi da Roma potrebbero ridursi a poco più di quattro milioni (erano 59 nel 2008) e solo in parte saranno recuperati dall’aumento del gettito Imu”.

Tra le entrate 2012 l’Imu è di gran lunga quella principale: il Comune ha incassato 72,2 milioni di euro, mentre allo Stato ne sono andati altri 33,9. “Nel 2013, sulla base dei provvedimenti finanziari varati dal governo, la ripartizione – ha specificato Boschini – sarà più favorevole al Comune ma non compenserà il “taglio” del fondo di riequilibrio. Non abbiamo intenzione, comunque, di ritoccare le aliquote dell’Imu come non aumenterà l’addizionale Irpef, che nel 2012 ha portato nelle casse comunale 15,5 milioni di euro”.

Il vice sindaco non ha nascosto la preoccupazione, invece, per l’aumento della Tares, la nuova imposta sui rifiuti che sostituisce la Tia: “Soprattutto per le imprese avremo un aumento secco del 10 per cento dato dall’impossibilità di recuperare l’Iva e poi è prevista un aliquota aggiuntiva dello 0,30 che sarà incassata direttamente a Roma. Sulla base dell’ultimo decreto legge, invece, il Comune non applicherà nessun aumento. Il decreto sposta anche le scadenze a dicembre creando una sorta di ingorgo fiscale di fine anno: è l’ennesima dimostrazione – ha commentato Boschini – dell’esigenza che un governo attento ai problemi delle città e degli enti locali dia presto risposte alle famiglie e imprese su questi temi”.

RIDUZIONI TRASVERSALI. E CALA IL PERSONALE

Quello di ruolo è sceso del 3,5 %. Riduzione anche per incarichi e consulenze

Nel 2012 il personale di ruolo del Comune di Modena è passato da 1.868 a 1.802 unità con un calo del 3,5 per cento in un anno e una minore spesa di circa tre milioni di euro, negli ultimi tre anni la diminuzione è stata dell’8,8 per cento. In calo anche il ricorso a collaborazioni e consulenze con una diminuzione del 25,3 per cento tra il 2011 e il 2012: l’importo complessivo è sceso da due milioni e 512 mila euro a un milione e877 mila euro.

Sono alcuni dei dati citati dall’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini nell’indicare le più significative voci del calo della spesa corrente per cinque milioni e 761 mila euro “nel bilancio consuntivo 2012 che, nell’ambito di una riduzione trasversale dei costi è stato caratterizzato da una valorizzazione del personale interno e da una crescente produttività”. In calo anche il ricorso al lavoro interinale (meno 373 mila euro, passando da due milioni e 208 a un milione e 835 mila euro).

A fronte di maggiori costi energetici, della previsione di una fondo comunale per l’affitto e di altre risorse per il fondo di riserva, il taglio effettivo alle spese dell’ente è di circa nove milioni e mezzo, pari a un 4,5 per cento, in un contesto in cui l’inflazione è aumentata del 3 per cento.

Tra le misure specifiche realizzate, Boschini ha ricordato in particolare la nuova modalità di gestione della casa residenza e centro diurno per anziani non autosufficienti San Giovanni Bosco mediante accordo con la fondazione Pia casa Sant’Anna e Santa Luigia di Modena, la creazione della fondazione Cresciamo per la scuola, la riduzione dei finanziamenti per attività teatrali e culturali, i risparmi sull’illuminazione pubblica, la razionalizzazione delle spese per le comunità dei minori.

INVESTIMENTI, NEL 2012 PAGATI CIRCA 28 MILIONI

Operazioni strutturale sui conti: non più oneri in spesa corrente. “Ora al ministero richiesta sui pagamenti significativamente superiore ai 12,7 milioni previsti”

Le entrate in conto capitale del 2012 hanno raggiunto i 17 milioni e 650 mila euro, nove milioni in meno rispetto all’anno precedente. Nel corso dell’anno, però, sono state realizzate “alcune operazioni finanziarie che hanno consentito comunque di attenuare gli effetti del Patto di stabilità rendendo disponibili ulteriori risorse per i pagamenti alle imprese che a fine anno hanno toccato i 28 milioni, otto in più di quelli previsti” ha spiegato l’assessore Bilancio Giuseppe Boschini illustrando al Consiglio comunale i dati del consuntivo 2012.

Tra le principali operazioni ricordate c’è stato l’azzeramento del trasferimento alla parte corrente del bilancio degli oneri cimiteriali e del ricavato delle concessioni edilizie (oltre due milioni di euro) che “rappresenta un’operazione strutturale che diviene definitiva n el 2013” ha annunciato Boschini ricordando anche che nel 2012 è stato possibile “non vendere i ‘gioielli di famiglia’, cioè non sono state attivate le alienazioni mobiliare che pure erano state previste; anche nel 2013 probabilmente la previsione sarà inserita prudenzialmente nel bilancio ma con l’obiettivo, e la speranza, che un’attenuazione dei vincoli del Patto di stabilità e l’insieme delle politiche che attiveremo ci mettano nella condizioni di non procedere effettivamente alla vendita”.

Nel frattempo, il Comune è impegnato a predisporre la richiesta al ministero per lo spazio finanziario previsto dal recente decreto per i pagamenti alle imprese: “Cercheremo di ottenere lo spazio più ampio possibile – ha annunciato Boschini – andando anche significativamente oltre i 12,7 milioni delle fatture 2012, come abbiamo illustrato nei giorni scorsi alle associazioni di categoria”. Boschini, infatti, ha spiegato come il Comune intende inserire nella richiesta di spazio finanziario anche i quattro milioni di fatture già pagate nel 2013 e altri interventi “per garantire la maggior quantità di risorse possibili all’economia locale e all’occupazione. Il decreto è stato sicuramente un passo positivo, ma ci ha imposto molta burocrazia. Quello che ci serve, e che chiediamo con forza, è soprattutto una riduzione del Patto di stabilità strutturale, che valga anche per il futuro, non solo una tantum per il passato”.

CON L’ARMONIZZAZIONE UN AVANZO “VIRTUALE”

Sperimentazione in corso sulla base delle norme Ue. Sostanziale pareggio, ma sono evidenziate risorse non ancora disponibili: riequilibrio con fondi di garanzia

Il consuntivo 2012 del Comune di Modena si presenta in una veste diversa dal passato in quanto l’ente partecipa alla sperimentazione del bilancio armonizzato, che sarà adottato definitivamente da tutti gli enti pubblici nel 2014. La nuova normativa ha l’obiettivo di rendere omogenei, confrontabili e consolidabili gli schemi e le prassi contabili a livello nazionale ed europeo. Il punto centrale è la cosiddetta competenza finanziaria “potenziata” registrando le obbligazioni attive e passive nell’esercizio nel quale esse vengono a scadenza, pur mantenendo per gli investimenti su più anni la necessità di predisporre sin dal primo anno la copertura finanziaria complessiva.

Rispetto alle entrate, gli accertamenti vengono assunti per competenza e non più per cassa (quando sono esigibili, cioè, e non più quando sono perfezionati effettivamente) predisponendo appositi fondi per la svalutazione dei crediti per rispettare il principio di prudenza. Stessa cosa riguarda le spese.

Sulla base del bilancio “armonizzato”, quindi, il consuntivo del Comune si chiude con una avanzo di 11,5 milioni che però è solo virtuale. L’assessore Giuseppe Boschini illustrandolo al Consiglio comunale ha spiegato, infatti, che la gestione di competenza si è chiusa in sostanziale pareggio (negativa per 200 mila euro rispetto ai 600 mila dell’anno precedente) e che l’avanzo è solo frutto della nuova modalità di definizione. Avendo inserito a bilancio, per esempio, tutte le multe emesse (e non solo quelle effettivamente incassate), così come gli arretrati Ici o di altre imposte, ma anche i residui attivi e passivi, risultano in entrata risorse che in realtà non esistono effettivamente non essendo ancora disponibili e sono riequilibrate, per la differenza, da appositi fondi di garanzia.