carabinieri_2001Un attacco in stile far west come quello che gli indiani facevano per bloccare le diligenze! Tre studenti universitari la scorsa mattina non riuscendo a salire sul minibus si sono messi davanti impedendogli per circa mezzora, e comunque sino all’arrivo di una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, di proseguire la marcia. Da una parte gli studenti inferociti perché a loro modo di vedere l’autista del minibus non aveva aspettato di farli salire, dall’altra la versione della conducente che riferiva di non poter far salire i ragazzi in quanto non si trovavano sulla fermata. Nel mezzo l’unico dato incontrovertibile, peraltro riscontrato dai Carabinieri, ovvero l’illecita condotta dei tre studenti che si sono posti davanti bloccando la corsa del mezzo pubblico tra la rabbia ed il disappunto dei restanti passeggeri.

Con l’accusa di interruzione di pubblico servizio i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura reggiana tre studenti universitari poco più che ventenni residenti nel reggiano. L’origine dei fatti l’altra mattina quando la conducente del minibus della Linea E ha chiamato il 112 segnalando di trovarsi in Piazzale Funakoschi impossibilitata a proseguire la marcia per le presenza di tre ragazzi che gli sbarravano la strada. La gazzella dei Carabinieri giunta sul posto notava in effetti il minibus bloccato da tre giovani che gli si erano posti davanti. I tre rivendicavano di averlo fatto in quanto l’autista era ripartita senza attendere e farli salire, la conducente invece sosteneva che i tre pretendevano salire in un luogo dove no c’e’ la fermata.

La certezza tuttavia è stata la condotta illecita dei tre studenti che hanno trovato un “passaggio” nella macchina dei carabinieri che li ha condotti in caserma dove al termine delle formalità di rito sono stati denunciati in ordine al citato riferimento normativo violato. Il minibus ha quindi potuto riprendere la corsa con mezzora di ritardo rispetto al tabellino di marcia.