jesus-christMartedì prossimo, 30 aprile al teatro Carani di Sassuolo, andrà in scena l’ultima rappresentazione Jesus Christ Superstar, della compagnia H.O.T. Minds. H.O.T. Minds: un cast non professionista composto da circa 70 elementi, una orchestra rock, un corpo di ballo, un coro di voci maschili e femminili, gli attori e i solisti.

“Non occorre essere professionisti per realizzarsi nell’arte”. Ne era convinto il piccolo gruppo di amici che cominciò a fantasticare sulla realizzazione di un progetto tanto stimolante quanto ambizioso. Subito iniziano i provini, e quello che era un nucleo di romantici idealisti diventa ben presto una fucina pulsante di creatività, idee e passione. Il motore messo in moto richiede ben presto le competenze di tutti: i talenti coltivati in una vita diventano espressione, gli hobby del tempo libero diventano preziosi contributi e l’esperienza di ciascuno un’insostituibile risorsa alla realizzazione di questa entusiasmante fatica. Rapidamente il gruppo si espande e coinvolge la città intera e non solo, colorato ben presto dell’incontenibile voglia di fare e di spendersi di ragazzi raccolti strada facendo, alcuni giovanissimi, ma forti dello stesso sogno: riportare in scena il grande Jesus Christ Superstar, che a quarant’anni dalla sua prima messa in scena non cessa di incantare ed ispirare, e a suggerirci che se settanta giovani sono riusciti a mettere in piedi tutto ciò, allora significa che l’entusiasmo e l’amicizia possono realizzare un sogno grande come questo.

“Hot Minds – chiarisce l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Claudio Corrado – inscenò per la prima volta il suo Jesus Christ Superstar proprio a Sassuolo, in piazzale Della Rosa nel corso del Friends Date e fu subito un grandissimo successo di pubblico e di critica. E’ davvero un piacere, per noi, ospitare l’ultima rappresentazione del musical, prima che la compagnia inizi i lavori per inscenare un nuovo lavoro che auguriamo loro sappia riscuotere lo stesso successo, al Teatro Carani: è l’incarnazione di quello che ho sempre sperato potesse diventare la cultura a chilometri zero. Alternare, sul palco del prestigioso teatro cittadino, artisti affermati a nuovi emergenti del territorio, ha sempre avuto l’ambizione di aiutarli a crescere, nelle potenzialità e nella fiducia in loro stessi”.