Una decisione di indubbio valore, quella operata dall’Amministrazione comunale. Che giunge oltretutto in un momento economico estremamente delicato, in cui la crisi sta determinando una recessione della nostra economia ed una conseguente stagnazione della domanda di nuove superfici produttive e soprattutto commerciali”. È un giudizio di condivisione quello che arriva da Confesercenti Maranello, di fronte alla scelta del Comune della città del Cavallino, di introdurre una variante nel PSC improntata più al riuso e riqualificazione degli spazi dismessi, al posto dell’individuazione di nuove aree da urbanizzare.

Le perplessità dell’Associazione imprenditoriale erano sorte riguardo la localizzazione di una media struttura di vendita nel nuovo APC.t-Polo Motoristico. Perplessità dettate dal calo costante dei consumi, sostanziale stabilità del numero dei residenti, poca attrattività sovra-comunale. “Non ci sono all’interno del territorio comunale zone poco o mal servite che necessitano di strutture di questo tipo – fa sapere Confresercenti – Mancando un bacino d’utenza, il rischio è quello di insediare un esercizio di medie dimensioni in un contesto, oggi più che saturo, e a pochi metri da un altro già esistente. Tenendo conto inoltre: 1) degli sviluppi che la rete commerciale alimentare ha avuto e avrà nei mesi prossimi nei comuni limitrofi, in particolare dell’eventualità in cui dovessero prendere forma le previsioni dei nuovi grandi insediamenti commerciali accordati dal POIC, in zona Sassuolo/Fiorano (ex-Cisa-Cerdisa) e Formigine (ex-Bonollo). In tal caso la rete commerciale di Maranello correrebbe il rischio di ridursi a pochissimi piccoli esercizi con mera funzione di servizio di vicinato; 2) dell’ambito in cui andrebbe ad insediarsi la struttura, cioè nel Polo Motoristico, la cui vocazione è rivolta più alla ricettività turistica e commerciale che alimentare; 3) e, non da ultimo, date le dimensioni, i problemi legati alla viabilità”.

“Condividiamo quindi la scelta operata dall’Amministrazione a seguito anche delle osservazioni da noi sollevate. La logica del ‘saldo zero’ tra la disponibilità di aree della nuova variante rispetto al PSC vigente ci trova particolarmente favorevoli, in quanto logica di sviluppo sostenibile del nostro territorio, ma anche perché fotografa una situazione di blocco dello sviluppo economico e di sostanziale stallo a livello demografico che ne è in parte conseguenza ed in parte motivo – evidenzia e conclude Confesercenti – Anche le nuove previsioni normative in tema di nuovi standard prestazionali per quello che riguarda i consumi energetici ci sembrano opportune e coerenti con la logica della sostenibilità ambientale. In egual misura anche le nuove norme in tema di miglioramento antisismico degli edifici, soprattutto a seguito dei recenti drammatici eventi che hanno colpito l’area nord della provincia”.