Lo scorso 8 aprile uno studente di prima media delle Levi aveva denunciato di essere stato rapinato in viale della Pace a Sassuolo da due giovani più grandi di lui, forse dell’est. Al papa’ e poi ai carabinieri aveva raccontato che questi due giovani, dapprima afferrandolo per i capelli da dietro e poi spintonandolo a terra e dandogli un calcio alla schiena, volevano sottrargli il cellulare, senza riuscirvi, poiche’, rialzatosi prontamente, aveva di corsa guadagnato la fuga.
In sede di denuncia aveva asserito anche che sarebbe stato in grado di riconoscere uno degli autori.
Tutto falso. Gli accertamenti, conclusisi nei giorni scorsi, condotti sul luogo della presunta rapina e presso l’istituto frequentato dal giovane, nonche’ la decisiva visione delle immagini di telecamere site nei pressi ha permesso ai carabinieri della stazione di Sassuolo di confutare quanto denunciato dal giovane D.C., classe 01, il pomeriggio dell’8 aprile scorso, quando accompagnato dal padre presso gli uffici della stazione dei carabinieri di Sassuolo per sporgere denuncia aveva raccontato con dovizia di particolari l’accaduto.
Richiamato dai carabinieri unitamente al papa’, il giovane posto di fronte agli accertamenti praticati, ha confessato di avere inventato tutto per non presentarsi quel giorno a scuola, sia perche’ era prevista una verifica in scienze, sia perche’ non voleva sfigurare con altri amici coetanei, di altro istituto scolastico, che avevano deciso, quel giorno, di marinare la scuola e che lo prendevano in giro per non avere il coraggio di farlo.
Il giovane, nonostante si ravvisi la simulazione di reato, non rischia nulla poiché non ancora imputabile. Informati della vicenda comunque il Tribunale dei Minori e la Procura di Modena.