Apprendiamo con sconcerto e preoccupazione che nel silenzio più assoluto delle istituzioni procede spedito l’iter per un permesso di ricerca gas nel sottosuolo proprio al centro del cratere sismico che ha colpito l’Emilia nel maggio scorso. Iter che è già arrivato alla valutazione ambientale perché sia rilasciato il parere favorevole alle trivellazioni indirizzate alla ricerca di gas.

Parliamo del progetto di ricerca denominato “Reno Centese”, promosso dalla Expoloenergy guidata da Stefano Cao, ex dirigente ENI, nonché consigliere della grande multiutility A2A di Milano e componente di vari consigli di amministrazione di grandi società italiane.

Il progetto “Reno Centese” è stato presentato il 14 marzo 2012, ed è inconcepibile che dopo il sisma del maggio scorso il Ministero dello Sviluppo economico non abbia provveduto a fermarne l’iter per ovvi motivi di prudenza. Iter che per altro si è accavallato con quello analogo del maxi deposito gas di Rivara.

Ci appelliamo ancora una volta al principio di precauzione, pretendiamo che il Governo fermi questo progetto e invitiamo i Consigli comunali moodenesi interessati dal permesso di ricerca “Reno Centese” (Finale, Camposanto, Ravarino, Medolla, San Felice, Mirandola, Bomporto) a prendere subito posizione esprimendo la ferma contrarietà ad ospitare nei loro territori trivellazioni per la ricerca di idrocarburi.

Analoghi atti sono già stati assunti da Comuni ferraresi e reggiani, e auspichiamo che anche i Comuni modenesi prendano rapidamente la medesima posizione.

(Stefano Lugli – Segretario PRC Federazione di Modena)