Appennino emiliano tra Londra e Budapest, una conversazione con László Urban, storico dell’economia, capo ricercatore dell’Università Szent lstván di Gödöllö (Ungheria) e Massimo De Angelis, docente di Economia politica e sviluppo sostenibile all’University of East London. E’ quella che si terrà venerdì 10 maggio, alle ore 18.30, presso la sala Prampolini del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, in Corso Garibaldi, 42, introdotto da un intervento di Marino Zani, presidente dell’ente consortile e coordinato dall’architetto Silvia Costetti – project manager del progetto europeo “Reconnecting people with the land”. Quest’ultimo per capofila ha proprio il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e, come partner italiani, il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Ente di gestione dei parchi dell’Emilia Centrale, Comunità Montana dell’Appennino reggiano, Università di Bologna, Facoltà di Agraria, Unione dei Comuni montani valli del Dolo, Dragone e Secchia (Montefiorino, Frassinoro e Palagano), Comuni di Toano, Vetto e Villa Minozzo. Partners europei: University of East London (UK), Municipality of Velenje (Slovenia), Olajipari Természetbaràt Sportegyesület – Sport association friends of nature (HU), Réseau Européen des Sites Casadéens (F).

Il professor M. De Angelis – con l’University of East London (UK) – e il prof. L. Urban – con l’Olajipari Természetbarát Sportegyesület (HU) – hanno aderito al progetto “Reconnecting people with the land” che ha come primo obiettivo quello di creare/ricreare una solida relazione tra le persone e l’Appennino emiliano, per suggerire un modello di sviluppo sociale ed economico basato sui territori e per offrire alle Comunità locali nuove forze, strumenti culturali e servizi per far fronte alla crisi attuale. Durante la conversazione i due docenti universitari racconteranno le loro più recenti ricerche e le motivazioni per cui hanno aderito al progetto.

Il giorno seguente i due docenti, accompagnati dall’archietetto Costetti, saliranno nel vettese per visitare i terrazzamenti vettesi e conoscere il progetto di recupero degli stessi.