E’ stato sollecitato dai sindacati metalmeccanici Fim/Cisl, Fiom/Cgil e Uilm/Uil di Modena e Reggio Emlia, unitamente ai delegati Rsu Terim, l’incontro di stamattina (che si è appena concluso) con il Prefetto di Modena e i Presidenti delle Province di Modena e Reggio Emilia e i sindaci dei Comuni di Modena e Soliera, per discutere la situazione di Terim, in vista dell’udienza di omologa del concordato preventivo prevista per venerdì10 maggio presso il Tribunale di Modena.

I sindacati hanno ribadito come la situazione di Terim possa diventare socialmente esplosiva qualora non si trovasse una soluzione alternativa al fallimento.

Condividendo il problema sociale prospettato dai sindacati (in Terim sono attualmente occupati 335 addetti), le parti al tavolo hanno convenuto una nota congiunta in cui auspicano che il 10 maggio si possa addivenire ad una soluzione alternativa alla dichiarazione di fallimento per permettere la conferma degli ammortizzatori sociali oggi in essere, e, alla luce di eventuali sviluppi, di poter fruire di successivi ammortizzatori.

Evitare il fallimento, agevola anche la possibilità di ricollocamento dell’azienda sul mercato per consentire l’auspicata ripresa dell’attività produttiva.

Le parti, con il ruolo fondamentale delle Province di Modena e Reggio Emilia, si adopereranno per istituire in tempi brevi presso la Regione Emilia-Romagna un tavolo di confronto, con la presenza fondamentale anche degli organi della procedura concordataria, per condividere soluzioni che possa permettere la ripresa dell’attività produttiva di Terim a salvaguardia dell’occupazione, non escludendo a tal fine la possibilità di una riconversione produttiva.

I sindacati valutano positivamente l’impegno delle istituzioni modenesi e reggiane e auspicano che gli impegni formali di oggi siano un punto di partenza che determini comportanti concreti nei prossimi giorni.

(Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena)