carabinieriPrima di chiudere il bar dove lavorava ha svuotato i 9 videopoker ed una cambiamonete impossessandosi del contante per alcune migliaia di euro e dopo aver razziato anche il fondo cassa per oltre 700 euro è uscito inscenando il classico furto con spaccata! Utilizzando un tombino in ghisa ha infranto la vetrata antisfondamento del bar prima di fuggire con i suoi complici. Per quei fatti di fine agosto 2011 i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, grazie alle riprese del sistema di videosorveglianza del bar, riuscirono nell’immediato a risalire al dipendente che venne subito arrestato. Il silenzio del 22enne arrestato non ha agevolato il lavoro dei carabinieri della Caserma di Via Podgora intenzionati a identificare i complici del giovane. I filmati hanno permesso all’indomani del furto di identificare in un 24enne rumeno uno dei tre complice del barista arrestato che tuttavia avendo saputo dell’arresto si era reso irreperibile. La svolta ad ottobre del 2012 quando il cittadino rumeno (indagato nello stesso procedimento in stato di libertà ndr) tornato in zona veniva rintracciato dai Carabinieri ai quali, nonostante non gli fosse stato contestato alcunché, si dichiarava complice del furto. Descriveva nei particolari come avevano agito dichiarazioni riscontrate dai Carabinieri dalle immagini del sistema di videosorveglianza.

Il colpo ideato dal barista infedele aveva visto anche la partecipazione di altra persone della quale il reo confesso forniva importanti elementi. Da queste ultime dichiarazioni i Carabinieri avviavano una mirata attività investigativa che consentiva di indirizzare le attenzioni nei confronti di un 25enne cittadino marocchino residente a Reggio Emilia, Y.A. le sue iniziali, nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al furto in premessa. La D.ssa valentina Salvi, sostituto presso al Procura reggiana, condividendo con gli esiti investigativi dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza richiedeva ed otteneva bei confronti di quest’ultimo indagato un provvedimento di natura cautelare che veniva emesso dal GIP del tribunale di Reggio Emilia. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere veniva quindi trasmessa ai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che l’altra sera vi davano esecuzione traendo in arresto il terzo componente dell’insolita banda.