“La violenza contro le donne, per essere realmente combattuta, ha bisogno di un cambiamento culturale – spiega la consigliera comunale Pd a Modena Claudia Codeluppi – per questo ritengo che la legge regionale di iniziativa popolare, voluta dalla Conferenza delle Democratiche, sia una riposta attiva, con azioni pratiche, volte a supportare il cambiamento culturale”. 

«In Italia orma assistiamo tutti i giorni a quello che viene definito un genocidio nascosto. In quanto è un fenomeno nascosto celato tra le mura domestiche il compagno che hai scelto per la vita diventa il nemico. L’ONU ha richiamato il Governo italiano sulle azioni e le politiche da intraprendere per migliorare la condizione delle donne all’interno della società. Innanzitutto garantire alle vittime protezione economica e un rifugio sicuro e effettuare una raccolta dati puntuale su tutte le differenti forme di violenze e assicurare la formazione degli operatori che lavorano in questo settore. E ancora, si chiede al Governo di ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica. La legge di iniziativa popolare “Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità, del rispetto e della libertà delle donne” è una passo fondamentale verso una cultura di rispetto delle differenze. La violenza, per essere realmente combattuta ha bisogno di un cambiamento culturale, e nessuna legge, anche la più rigorosa dal punto di vista penale, può arginare la violenza se non è accompagnata da una volontà di cambiamento nel rapporto tra i sessi e le persone. E’ per questo che ritengo che in questa legge sia una risposta attiva, con azioni pratiche, volte a supportare il cambiamento culturale. All’interno della legge troviamo diverse modalità di prevenzione della violenza e di diffusione della cultura di genere intesa anche come accettazione e comprensione delle differenze. Prevede azioni concrete come la protezione economica e l’individuazione di un rifugio sicuro per le vittime. Ma soprattutto interviene anche in aiuto dell’uomo violento con la diffusione di specifici centri di accompagnamento. La diffusione di questi centri diventa fondamentale al fine di aiutare gli uomini a gestire i propri problemi comportamentali. Modena è da sempre all’avanguardia nel supportare le donne. E’ stata tra i primi Comuni in Italia a “inventare” gli asili, ha creato una rete di associazione che aiutano le donne in difficoltà offrendo sia assistenza domiciliare che legale. Questa legge è il risultato della cultura del centro sinistra emiliano da sempre dalla parte delle donne e degli uomini e delle famiglie».