carabinieri-notturnaUn inseguimento a folle velocità dai contorni assolutamente “meritevoli” dei dovuti approfondimenti investigativi. E’ infatti intenzione dei Carabinieri di Bagnolo in Piano, che conducono le indagini unitamente ai colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia, dare tutte le risposte ai tanti interrogativi. Nelle more che le indagini facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal recupero operato dai Carabinieri bagnolesi di una costosa auto rubata, con a bordo il kit del perfetto incendiario: due grossi petardi e 2 taniche di liquido infiammabile, una di diesel e l’altra di benzina. L’origine dei fatti poco prima delle 22,00 di ieri quando una pattuglia della Stazione di Bagnolo in Piano nel corso di un posto di controllo intimava l’alt di polizia ad un Volkswagen Touran con tre persone a bordo che procedeva lungo Via Provinciale Sud.

Il suv anziché fermarsi accelerava dando vita ad un concitato inseguimento a folli velocità che nella zona industriale di Bagnolo in Piano induceva i ladri tallonati dai Carabinieri ad abbandonare l’autovettura fuggendo per i campi e riuscendo a dileguarsi agevolati dal buio della notte. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai tre malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari nell’autovettura, risultata rubata a Montecchio Emilia agli inizi dello scorso mese di aprile, rinvenivano il kit del perfetto incendiario costituito dal predetto materiale che veniva sequestrato per le ulteriori indagini. Oltre all’ipotesi di ricettazione per l’auto rubata in possesso ai tre fuggitivi sugli stessi convergono le indagini per cercare di chiarire i motivi del possesso di quanto rinvenuto all’interno del’auto. Ecco perché è necessaria la loro identificazione che potrebbe avvenire anche grazie alla scesa in campo dei RIS di Parma. Sull’autovettura e sul materiale sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa avendo gli operanti proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.