Silvio_Anderlini_ok“C’è l’esigenza di norme chiare e trasparenti al fine di contrastare in modo efficace tutte quelle campagne strumentali messe in piedi, il più delle volte, solo per danneggiare il comparto delle carni equine”. L’appello arriva dal Coordinamento modenese del Gruppo Italiano Carni Equine costituitosi ieri 30 maggio – due settimane dopo circa la nascita di quello nazionale, grazie all’impegno anche di Fiesa-Confesercenti Modena.

Anche per quello che riguarda il territorio modenese il gruppo, sorto sulla scia della vicenda della carne equina in hamburger ed altri preparati alimentari all’origine di un allarme che ha interessato l’opinione pubblica, “Va nella direzione – spiegano Silvio Anderlini e Daniele Mariani rispettivamente responsabile sindacale e presidente di Fiesa Modena – di offrire agli operatori del settore un riferimento politico-sindacale organico e specifico e soprattutto uno strumento di tutela. Il Gruppo italiano Carni Equine è nato per riaffermare la validità di una tradizione gastronomica antica, che affonda le radici nella storia alimentare e nella cultura del cavallo, che qualcuno vorrebbe mettere in discussione, per evidenziare la salubrità del prodotto e la sua necessità in diverse diete alimentari”.

Confermando le premesse, è emersa nel corso dell’incontro la volontà e la necessità, poi finalizzate, da parte dei macellai modenesi di fare squadra ed unirsi intorno ad un’unica struttura locale e quindi nazionale. Col fine dichiarato di affrontare con più forza ed in modo strutturato i vari ministeri preposti a questo particolare settore: quello della Salute, dell’Agricoltura e dell’Industria. “Il nostro obiettivo – concludono Anderlini e Mariani – è continuare a lavorare con serenità al servizio dei cittadini e dei consumatori, nel nome di una storia e di una tradizione gastronomica antica e gloriosa che per il comparto rappresenta un valore aggiunto”.