Nell’area del cratere rientrano 250 imprese, resta delocalizzato il 21% delle attività. Lo rende noto Confesercenti Area Nord. Per Unindustria Servizi i numeri sono incoraggianti, ma il sostegno da parte delle istituzioni a esercizi commerciali e aziende deve proseguire. “Anzi -dichiara il presidente di Unindustria Luca Davoli-, deve aumentare. La situazione infatti resta critica nei centri storici più danneggiati come Concordia, San Felice e Novi. E’ necessario che tutte le attività delocalizzate tornino nel loro luogo originario al più presto, perché proseguire l’attività in un’altra locazione e con il quotidiano morso della crisi economica equivale ad affrontare quotidianamente una mission impossible per la sopravvivenza dell’esercizio stesso. Quel 21% di attività delocalizzate non deve essere lasciato solo” conclude Davoli.



