mi_muovo_obliteratrice“Una vittoria finta, quella dello sconto di 5 euro – afferma Luca Ghelfi, portavoce del Pdl di Modena – spacciata da Amo, come una vera vittoria. Seta che vorrebbe scaricare le sue presunte innovazioni sui cittadini, e la Regione che dice che qui qualcosa non funziona. Insomma in questo rimpallo chi rischia è solo il cittadino, che dovrà sborsare 5 euro per cambiare una tessera, che non ha mai scelto di cambiare.

Sarebbe tempo che le amministrazioni, a tutti i livelli, cominciassero a spendere quanto possono fare, e a innovare quando ci sono i soldi per farlo. Il nuovo sistema sarà anche migliore, ma si fa solo se si hanno fondi per farlo, e non lo si fa, se si costringe a chi usa mezzi pubblici a pagare una quota che non ha dovere di pagare.

In tutto questo spicca l’inutilità di AMO, un’agenzia che dovrebbe avere a cuore l’interesse dei cittadini, il miglioramento della mobilità, in ottica di efficienza, e che invece brinda perché i 10 euro sono diventati 5. Mentre il pagamento di una tessera nuova è dovuto solo se l’utente la smarrisce o la danneggia. A che serve avere un’agenzia della mobilità, e una quota pubblica pesante nell’azienda di trasporti, se poi non si riesce a decidere su una questione di questo genere? Ancora una volta il doppio ruolo dell’ente locale come azionista e come rappresentante dei cittadini non porta nulla di buono, almeno per questi ultimi”.