“La conversione in legge del Decreto 43/2013 relativo alla ricostruzione delle zone terremotate rappresenta un’occasione importante per dare risposte in tempo utile ad almeno una parte delle esigenze espresse dalle imprese e dalle loro associazioni. Pertanto, siamo molto preoccupati dell’eventualità di un ulteriore rinvio al Senato di un testo emendato alla Camera che renderebbe incerti anche i provvedimenti più urgenti, già acquisiti dal Decreto, come le proroghe per i versamenti fiscali e contributivi con l’estensione a chi ha subito danni economici, l’integrazione delle mappe INGV e la proroga della dichiarazione di sicurezza”. A lanciare l’allarme è il Tavolo Regionale dell’Imprenditoria dell’Emilia Romagna (quasi 340.000 imprese, oltre 845.000 addetti), che sottolinea come le imprese abbiano assolutamente bisogno di provvedimenti rapidi ed efficaci anche per ridurre la ormai drammatica crisi di liquidità. Il terremoto del 2012 ha infatti rappresentato per l’Emilia un forte trauma che farà sentire le sue conseguenze per molto tempo, aggravando le difficoltà di un territorio oggi fortemente provato anche dalla pesante crisi economica.

Non tutti gli emendamenti al Decreto Legge 43/2013 presentati dal TRI per rispondere alle esigenze delle imprese nell’area colpita dal sisma sono stati accolti. La proposta in discussione alla Camera presenta molti problemi ancora aperti che possono trovare spazio in ulteriori provvedimenti a partire dalla conversione in legge del cosiddetto “Decreto del fare”. Per questi motivi il Tavolo dell’Imprenditoria auspica che i parlamentari sappiano tenere presente che spesso questioni di tempo diventano anche questioni di merito e che ulteriori integrazioni, certamente necessarie, saranno sostenute dal Tavolo anche all’interno di prossimi provvedimenti. Fin d’ora le associazioni aderenti al TRI sottolineano che oltre ai provvedimenti legislativi bisogna mettere in campo anche indicazioni applicative per dare risposte a problemi molto rilevanti come l’esigenza, già evidenziata, di sospendere gli studi di settore e gli altri strumenti di accertamento induttivo per le aziende operanti nelle zone colpite dal sisma. A questo proposito, il Tavolo Regionale dell’Imprenditoria ha ricordato al presidente della Regione e Commissario delegato per la ricostruzione Vasco Errani e al Direttore dell’Agenzie delle Entrate Attilio Befera l’impossibilità di considerare normale l’attività svolta dalle imprese del cratere ribadendo l’esigenza di sospendere gli accertamenti induttivi e gli studi di settore.