Pippo_Morelli“La perdita di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita ai più deboli, una notizia tragica che ci lascia sgomenti e provoca un immenso dolore”. Sono queste le parole che riecheggiano nelle sedi della Cisl dell’Emilia Romagna dopo che questa mattina si è appresa la notizia della morte di Pippo Morelli.

Nato a Reggio Emilia nel 1931, si laurea negli anni 1950 all’Università Cattolica con il professore Mario Romani, intellettuale tra i fondatori della Cisl. Entra subito in Cisl attraverso il Centro Studi, selezionato nell’ambito del percorso formativo per esperti di contrattazione aziendale. Con Luciano Lama è tra i protagonisti della definizione del primo importante contratto, quello stipulato con Italsider, fu qui che persuase con solidi motivi e una cristallina preparazione l’allora ritroso sindacalista della Cgil a sottoscriverlo, ricevendone in dono una pipa, regalo di cui fu sempre orgoglioso. A metà degli anni 1960 entra nella segreteria della Cisl di Milano, dove rimane fino al 1977, anno in cui passa alla segreteria nazionale dei metalmeccanici della Cisl.

Nel 1981 diventa il terzo segretario generale regionale della Cisl dell’Emilia Romagna, ruolo ricoperto sino al 1984. anno in cui è investito della responsabilità di dirigere il Centro Studi nazionale della Cisl a Firenze, incarico che ha poi ricoperto sino al 1989. Gli anni successivi sono stati quelli dell’impegno in missioni umanitarie, soprattutto in Brasile, a visitare e collaborare con i progetti che Enrico Giusti aveva messo in piedi. Ed è proprio in quel periodo che viene colpito da un ictus che ne condizionerà per i successivi anni le capacità fisiche e cognitive.

“A nome mio e di tutta la Cisl Emilia Romagna – ha dichiarato Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna – esprimo sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di un grande sindacalista, una grande persona”. “Pippo – ha concluso Graziani – rimarrà sempre nel cuore di tutti noi, di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e assieme condividere momenti di vita e tante battaglie per i diritti dei lavoratori, e di chi invece ha imparato a conoscerlo attraverso i ricordi, le testimonianze di stima e di affetto che lo faranno sentire sempre in mezzo a noi”.

Grande il dolore della stessa Cisl di Reggio Emilia, città natale di Pippo Morelli. “Pur non avendolo conosciuto personalmente – ricorda Margherita Salvioli, segretaria generale della Cisl reggiana – in me e in tanti militanti Cisl rimarrà sempre vivo l’insegnamento di un sindacalista che ha contributo in modo originale a innovare l’azione sindacale, specie negli anni ’60, sul versante della contrattazione aziendale”. “Ambito in cui – continua la sindacalista Cisl – da segretario nazionale Federazione unitaria dei metalmeccanici (FLM) era riuscito, ad esempio, a far inserire nel contratto nazionale lo storico provvedimento che garantiva ad ogni lavoratore 150 ore annue per il diritto allo studio”.

Stessa tensione emotiva e stesso cordoglio sono stati espressi anche dai pensionati Cisl per bocca del massimo rappresentante regionale. “I pensionati della CISL di Reggio Emilia – ha sottolineato Loris Cavalletti, segretario generale dei pensionati (Fnp) Cisl dell’Emilia Romagna – piangono la scomparsa di un grandissimo sindacalista reggiano che, pur non avendo avuto incarichi nella struttura Cisl locale, ha dedicato tutta la sua vita alla promozione della classe lavoratrice, ad elevarla culturalmente, a dargli dignità e valore, innovando l’azione non solo della nostra organizzazione, ma dell’intero sindacato”. “Un sindacato a cui ha dedicato tanta passione – ha continuato Cavalletti – che non era e chiuso nelle fabbriche, ma aperto al confronto, alla cooperazione internazionale, ed ora la speranza di noi tutti è che i futuri sindacalisti continuino con convinzione sulla strada che lui ha segnato”.