bio-pomposaFrutta e verdura del territorio al mercato dei produttori agricoli di Modena e provincia, laboratori per bambini sul riciclo, consigli per gli amanti del giardinaggio, tavola rotonda sulla sostenibilità e presentazione del libro di Andrea Segrè “Vivere a spreco zero”. C’è tutto questo in largo Sant’Agostino domenica 23 giugno, giornata dedicata a “Modena a km zero”, promossa dagli assessorati comunali all’Ambiente e allo Sviluppo economico e centro Storico.

L’iniziativa incomincia alle 10 con l’apertura dei banchi del grande mercato dei produttori agricoli “La campagna in piazza”, che funzionerà fino alle 20.

Dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, a cura dell’associazione “Incontrarti”, i bambini e gli adulti possono partecipare ai laboratori creativi sul riuso e il riciclo intitolati “Cavalieri e fatine a difesa dell’ambiente”. Con tanta fantasia e materiali di scarto aziendali originali e luccicanti (anche questi a chilometri zero, cioè provenienti da imprese del territorio) i bambini creeranno scudi, bacchette magiche e corone per diventare cavalieri e fatine a difesa dell’ambiente.

Altro laboratorio per bambini e adulti nella piazza, promosso da Garden vivai Morselli e Coldiretti, è “Doctor Green, il personal trainer del giardinaggio”, nel quale esperti danno consigli sulla cura del giardino, delle piante e dei fiori da giardino e da balcone.

Nel pomeriggio alle 18 si svolge l’incontro sul tema della sostenibilità e dello spreco. Intervengono l’assessore comunale allo Sviluppo economico Stefano Prampolini con una relazione sui mercati dei produttori agricoli a Modena, e l’assessore all’Ambiente Simona Arletti con un intervento su “L’acqua del sindaco, le casette dell’acqua nei parchi cittadini”. “Il progetto Campagna Amica per una filiera agricola tutta italiana” è invece il titolo dell’intervento di Federica Barozzi, responsabile del progetto Campagna Amica di Coldiretti Modena.

 

IN CITTÀ 12 MERCATI “A FILIERA CORTA”

Domenica 23 giugno in largo S. Agostino l’assessore allo Sviluppo economico Prampolini racconta l’esperienza della vendita diretta dei produttori agricoli. Presto un nuovo regolamento

Da quando, nel 2005, si inaugurò “Biopomposa”, il primo mercatino interamente biologico su spazio pubblico istituito da un Comune in Emilia Romagna, a Modena i mercati a filiera corta dei produttori agricoli del territorio sono diventati dodici. A raccontare l’esperienza modenese di queste realtà, domenica 23 giugno alle 18 in largo Sant’Agostino, sarà l’assessore comunale allo sviluppo economico Stefano Prampolini. “Modena km zero, con il mercato di Campagna in piazza – spiega Prampolini a proposito dell’iniziativa, che si svolge domenica dalle 10 alle 20 – offre ai modenesi che ancora non hanno scoperto i mercati dei produttori agricoli l’opportunità di scoprirne profumi e sapori e di ritrovarli poi durante l’anno nei diversi quartieri della città. La soddisfazione con la quale accogliamo la crescita di questa esperienza – conclude Prampolini – si accompagna all’impegno per la presentazione a luglio in Consiglio comunale di un nuovo regolamento che abbiamo elaborato in sintonia con le direttive del Ministero dell’Agricoltura”.

I dodici mercati modenesi dei produttori agricoli in collaborazione con le Circoscrizioni si svolgono, infatti, in altrettante zone della città, tra il centro e i parchi e i luoghi di aggregazione dei quartieri, con nomi diversi a seconda delle caratteristiche e degli organizzatori.

Oltre al “capostipite” BioPomposa, che si svolge in piazza Pomposa al martedì dalle 8 alle 14 e il sabato dalle 9 alle 19, in centro storico si svolge anche il mercato Campagna amica di piazza San Francesco, tutte le domeniche dalle 7.30 alle 13.30.

Altri mercati Campagna amica si svolgono al parco XXII aprile al venerdì dalle 8.30 alle 13, al quartiere Sacca in via Monari di domenica dalle 8 alle 13, al Torrenova di via Nonantolana al mercoledì dalle 14.30 alle 18.30 e al parco della Resistenza al giovedì dalle 14.30 alle 19.30, mentre in piazza Liberazione si svolge un mercato Campagna amica km zero al sabato dalle 15 alle 19.

Due sono i mercatini biologici “Buono, sano e locale”: al parco della Repubblica al martedì dalle 17 alle 20 e al parco Amendola al venerdì negli stessi orari.

Al parco Ferrari al venerdì dalle 14 alle 20 c’è il mercato Campagna in città; in via Gottardi il giovedì dalle 8 alle 13 il mercato dei produttori agricoli Cia, mentre un altro mercato di produttori agricoli si svolge in via Vaciglio al martedì dalle 8 alle 14. Infine, al giovedì dalle 9 alle 14, il parco Pozzo ospita il Bio mercatino biologico del giovedì.

 

QUANTO FA BENE LA CASETTA DELL’ACQUA

L’assessore all’Ambiente Simona Arletti, domenica 23 giugno in largo Sant’Agostino presenta i dati sulle due realtà modenesi. Quasi mezzo milione di bottiglie Pet in meno

Fanno bene all’ambiente, e anche alle tasche degli utilizzatori, le cosiddette casette dell’acqua. Da quando sono state installate a Modena, in momenti diversi, le due sorgenti urbane (questo il nome corretto) del parco della Repubblica e del parco XXII aprile, hanno consentito un risparmio di quasi mezzo milione di bottiglie Pet utilizzate (109.813 + 376.285 per la precisione) e un risparmio annuo medio per la famiglia rispettivamente di 102.246 euro e di 30.240 euro, rispetto all’acquisto di acqua minerale in Pet da litro a mezzo calcolato sul prezzo medio delle minerali in commercio (0,20 euro), includendo la riduzione di 5 cent per l’acqua gassata.

I dati sulla riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di acqua dalle due “casette” modenesi saranno presentati dall’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti alle 18 di domenica 23 giugno, alla tavola rotonda nell’ambito di “Modena km 0”, giornata sulla sostenibilità in programma dalle 10 alle 20 in largo Sant’Agostino a Modena. “Filiere più corte, meno spostamenti, meno imballaggi – spiega Simona Arletti nella sua introduzione all’iniziativa in largo Sant’Agostino -. I vantaggi del km zero sono davvero tanti anche dal punto di vista ambientale. All’idea di città a basso impatto aggiungiamo anche le casette dell’acqua, molto apprezzate dai cittadini, per un progetto di città ‘smart’ e a basso impatto ambientale che abitui i cittadini al consumo critico e alla riduzione degli sprechi”.

La sorgente urbana di Modena 1, al parco della Repubblica in Circoscrizione 3, dal 15 febbraio 2012 al 19 giugno 2013, quindi in 489 giorni di funzionamento, ha erogato 1154 litri di acqua in media al giorno (per un totale di 564.427 litri di cui 212.795 di acqua gassata) pari a un risparmio di 376.285 bottiglie Pet da un litro e mezzo. Questo significa 11 mila 289 chili di Pet risparmiato per le bottiglie, che equivalgono a 25.964 kg di anidride carbonica (CO2) e 22.577 litri di petrolio risparmiati nella produzione del Pet. Calcolando 800 bottiglie da 1,5 litri come capienza media dei cassonetti ritirati da Hera, l’uso della casetta dell’acqua ha significato circa 470 cassonetti in meno, pari a 25 Tir in meno da svuotare, con un risparmio di 6 mila 773 litri di carburante e di 37 mila 742 chili di CO2 per il trasporto.

La sorgente urbana di Modena 2, al parco XXII aprile in Circoscrizione 2, dal 24 novembre 2012 al 19 giugno 2013, quindi in 207 giorni totali di funzionamento, ha erogato in media 796 litri di acqua al giorno (per un totale di 164.720 litri di cui 54.085 di acqua gassata) pari a un risparmio di 109.813 bottiglie Pet da un litro e mezzo. Il che significa 3 mila 294 chili di Pet risparmiato per le bottiglie, che equivalgono a 7.757 chili di anidride carbonica (CO2) e 6.589 litri di petrolio risparmiati nella produzione del Pet. Calcolando 800 bottiglie da 1,5 litri come capienza media dei cassonetti ritirati da Hera, l’uso della casetta dell’acqua del parco XXII aprile ha significato circa 137 cassonetti in meno, pari a 7 Tir in meno da svuotare, con un risparmio di 1.977 litri di carburante e di 11 mila 16 chili di CO2 per il trasporto.

La fonte di tutti i dati è il report Hera sulle due sorgenti urbane di Modena.

 

“VIVERE A SPRECO ZERO” DI ANDREA SEGRÈ

L’autore presenta il libro con Marco Gallicani domenica 23 giugno in largo S. Agostino

“Cosa possiamo fare noi – cittadini attivi, ‘consum-attori’, società civile – per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e sociali negativi per tutta la collettività?”. Sono alcune domande che si porranno i partecipanti alla Tavola rotonda di “Modena km zero”, in largo Sant’Agostino domenica 23 giugno alle 19 circa, moderata da Marco Gallicani, ricercatore e formatore sui temi dello sviluppo, della finanza etica e dell’economia solidale.

L’occasione è data dalla presentazione, in presenza dell’autore, del libro di Andrea Segrè “Vivere a spreco zero” (Marsilio editori). Segrè, direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari all’Università di Bologna e presidente di “Last minute market” spin off accademico, si pone nel suo libro anche altre domande: “Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi: non solo di alimenti, acqua ed energia ma anche quelli legati ai rifiuti, alla mobilità, agli acquisti? Cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi?”. Nel suo libro, si legge nella presentazione, Andrea Segrè tratteggia un orizzonte, non a caso definito “spreco zero”, che porta a una nuova visione del rapporto fra ecologia ed economia. Dove la seconda – etimologicamente la buona amministrazione della casa – è parte integrante della prima: la casa più grande, la Terra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni. “Vivere a spreco zero”, prosegue la presentazione, fa capire, con tanti consigli pratici, come si può passare da un falso “ben-essere” a un autentico “ben-vivere”. Ma è anche una vetrina di buone pratiche – in parte già esistenti, come il Last Minute Market – che, conclude la scheda del libro, se replicate su scala nazionale ed europea, porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale, rinnovabile e sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità.