Il 27 giugno 2013 l’Assemblea dei Soci del Gruppo Iren eleggerà il nuovo Consiglio di Amministrazione. I sindacati di categoria chiedono ai nuovi vertici aziendali discontinuità nelle relazioni industriali rispetto ad un passato negativo e ad una prospettiva di sviluppo industriale del Gruppo. Il 12 marzo scorso gli ex Presidente ed Amministratore Delegato del Gruppo Iren hanno presentato ai sindacati il Piano Industriale per il periodo 2013 – 2015.
Le prime indicazioni sono molto preoccupanti: gli indirizzi strategici resi pubblici appaiono perseguire forte contenimento dei costi, ridimensionamento degli investimenti (2011/472mln – 215/237 mln, con trend costantemente decrescente), riorganizzazioni interne per reperire risorse economiche.
Gli spazi di intervento sono: miglioramento del debito, contenimento capitale circolante, ottimizzazione degli investimenti, completamento del piano dismissioni, efficientamento (43mln).
Gli investimenti puntano a consolidare progetti già in realizzazione avanzata: PAI (termovalorizzatore di Parma), rigassificatore di Livorno, a cui si aggiungono AMIAT (Azienda Ambiente Torino) e TRM (termovalorizzatore di Torino), con poca evidenza di nuove progettualità.
Senza voler trarre conclusioni prima degli approfondimenti – assolutamente necessari – preoccupano gli indirizzi evidenziati e le altre situazioni controverse che si stanno sviluppando sul territorio (scorporo acqua RE/PC e riassetto Meditterranea Acque, nuova governance del Gruppo, riassetto dei laboratori, uscita da Edipower, polemiche inceneritore Parma e riassetto gruppi dirigenti, assetti proprietari del rigassificatore di Livorno, riorganizzazione AMIT, sviluppo gare gas, vendita immobili, sviluppo progetto fonti rinnovabili, massiccia esternalizzazione, a partire dl settore rifiuti, con la perdita progressiva dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori).
Ribadiamo la preoccupazione e la necessità di un approfondito confronto.
Pur comprendendo la fase di difficoltà che sta affrontando il Gruppo, va verificato che il prezzo più alto da pagare nn sia accollato al lavoro, al rapporto con il territorio ed allo sviluppo qualificato delle attività.
Inoltre le Confederazioni sindacali ed il Coordinamento sindacale emiliano del Gruppo stanno sollecitando un confronto con i Sindaci che si sta perdendo nel tempo.
E’ assolutamente necessario che il confronto che faremo in Emilia sulle ricadute del Piano Industriale porti risposte ed impegni per una prospettiva adeguata, pur nelle difficoltà conosciute, anche determinando un salto di qualità nelle relazioni industriali.
(Filctem e FP CGIL – Femca, Flaei, Fit CISL – Uiltec, Uiltrasporti UIL Emilia Romagna)
Il Gruppo Iren, multiutility dei servizi pubblici locali, nasce nel 2010 dall’aggregazione tra IRIDE SpA ed ENIA SpA. Opera nei territori di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Genova e Torino per ciò che riguarda acqua, energia elettrica, gas metano, igiene urbana e teleriscaldamento. La Proprietà del Gruppo è per oltre il 51% pubblica. Occupa oltre 4.600 lavoratori.