La cattedra di Diritto Aeronautico e quella di Diritto dei Trasporti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia promuovono un convegno dedicato alla “Prevenzione degli incidenti aerei: la nuova normativa internazionale e dell’Unione Europea”.
L’appuntamento, che si terrà venerdì 28 e sabato 29 giugno 2013 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano, 3) a Modena, vuole fare luce sulla necessità di migliorare i livelli di sicurezza del volo nell’ambito dell’aviazione civile. L’esigenza è di farlo attraverso una sempre più efficace azione di prevenzione a tutto campo, che continua ad essere al centro dell’atten¬zione del legislatore internazionale (identificabile essenzialmente nell’ICAO) e di quello dell’Unione Europea. In tale contesto si collocano alcune recenti iniziative normative finalizzate, da un lato, a rendere più incisive le inchieste di sicurezza, dall’altro, a gettare le premesse per la creazione, a livello di istituzioni e di operatori del settore, di sistemi di prevenzione pro-attiva diffusi ed efficaci.
Il programma della due giorni, che porterà in città giuristi, magistrati ed operatori del settore aeronautico, approfondirà in particolare alcune tematiche: “L’inchiesta di sicurezza e l’inchiesta dell’autorità giudiziaria: considerazioni sugli articoli 11, 12, 13 e 14 del regolamento UE n. 996/2010”; “L’assistenza alle vittime di incidenti aerei ed ai loro familiari: considerazioni sull’art. 21 del regolamento UE n. 996/2010”; “L’Allegato 19 (Safety Management) alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale”; “Il regolamento UE che abroga la direttiva 2003/42/CE”.
“Per quanto concerne le inchieste di sicurezza in campo aeronautico, – afferma il prof. Bruno Franchi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, promotore dell’incontro – le novità più significative provengono dal regolamento UE n. 996/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha abrogato la direttiva 94/56/CE. Nella elaborazione del regolamento in questione il legislatore dell’Unione europea ha sostanzialmente perseguito più obiettivi: riaffermare l’importanza di quanto previsto in materia dall’Allegato 13 (Aircraft Accident and Incident Investi¬gation) alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale, il quale rappresenta la principale fonte normativa di riferimento per lo svolgimento delle inchieste di sicurezza; coordinare la normativa in materia di inchieste con altre norme vigenti o emanande in ambito UE relative al comparto aeronautico; integrare efficacemente il sistema istituzionale aeronautico europeo e quello dei singoli Stati membri, facendo comunque salvi i compiti ed i ruoli dei vari sog¬getti istituzionali esistenti”.
Il principio più importante che si è voluto affermare consiste nell’affermazione che il giusto equilibrio tra le esigenze della prevenzione e quelle di giustizia è fondamentale per garantire l’interesse pubblico generale. Coerentemente con tale affermazione e con il fine di evitare penalizzazioni al regolare svolgimento delle inchieste di sicurezza sono state emanate alcune disposizioni, che finiscono per interferire con le norme di procedura penale dei singoli Stati membri (Italia compresa), imponendo così a tutti gli operatori del diritto (magistrati in primis) di adeguarsi alle novità introdotte dal legislatore dell’Unione Europea.
“Relativamente invece alle iniziative finalizzate a rendere più incisiva l’attività di prevenzione pro-attiva, – prosegue il prof. Bruno Franchi – le novità più importanti a livello normativo sono rappresentate dall’Allegato 19 (Safety Manage¬ment) alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale e dall’emanando regolamento UE concernente la segnalazione di taluni eventi nel settore dell’aviazione civile (occurrence reporting), destinato ad abrogare la direttiva 2003/42/CE, che è in discussione a Bruxelles. L’Allegato 19, in particolare, rappresenta un evento storico, non soltanto perché esce a distanza di oltre trent’anni dall’ultimo Allegato emanato, ma soprattutto perché punta ad incrementare la collaborazione in materia di sicurezza del volo tra tutti coloro che interagiscano in campo aeronautico, a favorire la con¬divisione delle informazioni in un’ottica di prevenzione e a privilegiare gli investimenti in risorse tecniche ed umane per garantire in futuro ancor più sicurezza (safety) a livello di aviazione civile”.
Il convegno, che è stato realizzato con la collaborazione dell’Italian Flight Safety Committee, ha avuto il patrocinio, stante la sua notevole valenza scientifica, sia dell’International Civil Aviation Organization (ICAO, agenzia specializzata delle Nazioni Unite per il trasporto aereo, massima autorità mondiale del settore), sia dell’European Aviation Safety Agency (EASA, agenzia specializzata dell’Unione Europea).
Per maggiori informazioni rivolgersi a dott. ssa Gabriella Liberatori tel. 059 2058208; fax 059 2058243; e-mail: gabriella.liberatori@unimore.it.