Riccardo_Macchioni_4Era un po’ che non intervenivo nella politica cittadina sassolese, non avendo tantissimo tempo a disposizione ho preferito alle legittime discussioni locali adoperarmi per migliorare un paese ben lontano dalle civili democrazie occidentali, pluricondannato in sede europea per la situazione della giustizia sotto i profili dell’irragionevole durata dei processi e delle condizioni illegali di detenzione. Per questo ho anche scelto di sostenere la lotta di Marco Pannella candidandomi e raccogliendo in tutta fretta le firme per la lista Amnistia Giustizia Libertà alle ultime elezioni della Camera dei Deputati.

Ciò premesso, e me lo sono concesso, tornando alle cose di via Fenuzzi, ritengo giusto far sapere di non essere nelle condizioni di affacciarmi alla corsa tanto ambita del prossimo anno, senza però far venir meno (per chi lo volesse) una considerazione su ciò che sta accadendo.

Fra chi continua a sacrificare la propria autonomia politica locale consegnandola alla lotta di chi ottiene più sindaci fra partiti nazionali, desideravo ringraziare innanzitutto l’amica Cristina Magnani per avermi invitato a prender parte ad un progetto ambizioso, e soffocato dalla ricerca di un nuovo brand sotto il quale riaffermarsi da parte di chi continua a soffrire ed avere a cuore le questioni interne di un partito prima che quelle della cosa pubblica.

E ora veniamo a Luca.

Tutto sommato è stato divertente il tentativo bipartisan di litigio, gli uni per colpa degli altri, riguardo alla responsabilità dell’attuale situazione debitoria di Sassuolo.

Vero è che la società SGP è giuridicamente separata dall’ente comunale, vero è altrettanto che il portafogli è sempre lo stesso e che 8 anni di spesa pubblica allegra e regolamentata dalle facilitazioni del diritto privato se li sono concessi entrambe le amministrazioni, indicativamente 4 ciascuna dal momento che la ristrutturazione del debito è cominciata solo quest’anno.

Fra chi più o meno demagogicamente ne propone lo scioglimento, senza entrare nel dettaglio, resto del parere che innanzi tutto la sfida attuale consista nel pagamento degli insoluti, e che trattandosi di un’ipoteca su future opere pubbliche sia necessario diffidare da coloro che prometteranno cattedrali rispetto a chi si preoccuperà della manutenzione dell’esistente.

Per gli amici del noto quotidiano bolognese, invece, che ringrazio per avermi premiato come “da tenere sott’occhio” qualche settimana fa discorrendo di candidature alle prossime amministrative di Sassuolo, ne sarei grato se lo si facesse davvero per i 5 referendum radicali per la giustizia giusta. Questo martedì 2 luglio dalle ore 21 allo StileLibero di Modena (Via Taglio n. 50) affronteremo il primo incontro organizzativo.

Riccardo Macchioni