albatrosIl terremoto dell’anno scorso l’ha fatta restare senza sede ma, paradossalmente, le ha ha consentito di lavorare di più. Il 2012 è stato un anno speciale per Albastros, l’unica cooperativa sociale di Finale Emilia, nata nel 1999 e specializzata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la gestione di servizi ambientali nell’Area Nord. A seguito agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, Albatros è stata chiamata a gestire i servizi ambientali all’interno dei campi allestiti per gli sfollati, con un ampliamento degli orari delle stazioni ecologiche e un impegno straordinario nel servizio di raccolta differenziata porta a porta. Considerando l’attività straordinaria dovuta al sisma, rispetto al 2011 il fatturato è cresciuto del 60 per cento, arrivando a sfiorare i 400 mila euro, ma anche senza l’emergenza terremoto il volume d’affari sarebbe aumentato comunque del 28 per cento. L’utile di esercizio ha consentito di ristornare una quota ai soci. «Abbiamo raggiunto il nostro scopo sociale, che consiste nel creare e consolidare opportunità di lavoro per i nostro soci – commenta Pierpaolo Bergamini, presidente di Albatros – Questo obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno di tutti i lavoratori della cooperativa. Attualmente la nostra base sociale è composta da 14 soci tra lavoratori e volontari; diamo lavoro a dieci persone, quattro delle quali svantaggiate». Albatros, aderente a Confcooperative Modena, cura la pulizia delle caditoie, sanificazione dei cassonetti, pulizia delle piazzole e dei bidoncini dell’organico, gestisce la raccolta rifiuti porta a porta e l’apertura di stazioni ecologiche in diversi Comuni della Bassa. «Ci ispiriamo al principio della territorialità, ovvero vogliamo avere un forte legame con le comunità e le istituzioni locali – spiega Bergamini – I risultati raggiunti l’anno scorso non sarebbero stati conseguiti senza la stretta collaborazione con il Comune di Finale Emilia, con il sindaco e la giunta comunale, che hanno riconosciuto il ruolo sociale svolto da Albatros; diciamo grazie anche a Geovest e Aimag, con le quali collaboriamo tramite Il Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena. Altrettanto importanti sono stati i contributi di Confcooperative Modena, della Camera di commercio e del fondo di solidarietà del Terzo Settore Modenese che, a seguito del terremoto, si sono attivati per supportare la cooperativa e aiutarci – conclude il presidente di Albastros – a superare le prime difficoltà legate alla ricostruzione».