Sono arrivati a Modena 22 bambini provenienti dai campi profughi Sahrawi, per vivere due mesi di accoglienza estiva presso i Comuni di: Campogalliano, Carpi, Castelfranco, Formigine, Medolla, Montese, Nonantola e Palagano.
I bambini sono accolti dai volontari dell’Associazione “Kabara Lagdaf” che, con il sostegno degli Enti locali, organizzano attività ludiche e ricreative, dando loro la possibilità di fare un controllo sanitario completo attraverso un protocollo di visite sanitarie concordate con l’Assessorato alla Sanità dell’Emilia-Romagna (in particolare: visita pediatrica generale, oculistica, otorinolaringoiatria e dentistica). Infatti, nei campi profughi si vive in una continua emergenza sanitaria, in quanto le strutture sono inadeguate e gli approvvigionamenti di farmaci dipendono esclusivamente dagli aiuti umanitari. I picchi di calore (oltre i 50°) che si raggiungono nei mesi estivi rendono la situazione ancora più complicata.
Tra i bambini, c’è chi torna a Modena per la seconda volta per completare interventi sanitari sulla base degli accertamenti effettuati l’estate precedente. In particolare, vengono curati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena i piccoli affetti da calcolosi renale, patologia rara in età pediatrica ma non presso i campi profughi dove la carenza di acqua potabile e di prodotti freschi portano al rischio della perdita dei reni. Questi interventi sono in collaborazione con l’Associazione With you.
“Continua il lavoro dell’Associazione Kabara Lagdaf per portare sostegno al popolo Sahrawi – afferma il Presidente Fabio Campioli – Tra gli obiettivi raggiunti quest’anno, l’invio di farmaci per un valore complessivo di 47.000 euro e l’acquisto di un generatore di corrente da 150 kW per l’ospedale di El Ayoun”.
Il primo appuntamento per i piccoli Sahrawi sarà la partecipazione a Castelfranco Emilia ai Mondiali Antirazzisti, storica manifestazione della Uisp (Unione italiana sport per tutti) che porta sotto i riflettori l’impegno contro ogni forma di discriminazione.