giovani-stranieriInterventi a favore dei giovani stranieri per una “Modena solidale accogliente interculturale e coesa”, come recita il titolo (l’acronimo è Mosaico) del progetto da oltre 300 mila euro presentato dal Comune e finanziato dal Ministero dell’Interno prevalentemente con fondi dell’Unione europea.

A Modena i ragazzi stranieri costituiscono oltre il 20 per cento della popolazione giovanile e sono da vent’anni in costante aumento. Tra gli alunni stranieri si registrano percentuali più alte di ritardo scolastico e di abbandono; inoltre, da un’indagine condotta dal Comune nel 2011, emerge che i giovani stranieri frequentano meno le associazioni, presentano livelli più bassi di soddisfazione per tenore di vita, amicizie, tempo libero; hanno minori opportunità di partecipazione sociale e conoscono meno i servizi della città.

Agli interventi che già si realizzano a favore dell’integrazione dei giovani stranieri, nel prossimo anno scolastico si aggiungeranno le attività promosse per oltre 314 mila euro dal progetto Mosaico e rivolte a studenti, famiglie, insegnanti. Il Ministero per l’Interno ha infatti ammesso al finanziamento del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi il progetto del Comune di Modena che vede il coinvolgimento di tre assessorati, quello alle Politiche giovanili che ha presentato il progetto, quello all’Istruzione e quello alle Politiche sociali, e come partner l’onlus Overseas, la cooperativa sociale il Girasole, la Fondazione Ceis, l’associazione Animatamente e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

“Riteniamo che il coinvolgimento di partner con competenze e ambiti d’intervento diversi, dal Memo alle associazioni di volontariato, dall’Ufficio stranieri all’Università – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi – sia uno dei punti di forza del progetto. L’obiettivo è favorire la partecipazione attiva e il protagonismo dei giovani stranieri all’interno della scuola, del tessuto associativo e del territorio attraverso interventi in grado di migliorare il sistema dell’accoglienza e dell’inserimento scolastico, di contrastare l’abbandono e di rafforzare la rete dei servizi per i ragazzi di recente immigrazione. Sono 1500 i giovani che prevediamo di coinvolgere, oltre a diverse centinaia di genitori, agli insegnanti delle scuole primarie, delle medie inferiori e di diversi istituti superiori della città”.

Dal monitoraggio delle azioni per l’integrazione degli alunni stranieri alla definizione di protocolli di accoglienza omogenei e condivisi in tutte le scuole; dal supporto nello studio alla formazione per gli insegnanti; dall’organizzazione di un servizio di mediazione per facilitare l’accoglienza e la comunicazione tra scuola, alunni e genitori stranieri ai laboratori di lingua italiana.

Sono alcune delle attività previste nell’ambito di Mosaico, “Modena solidale accogliente interculturale e coesa”, il progetto da oltre 300 mila euro che vede Modena capofila e partner Overseas, cooperativa sociale il Girasole, Fondazione Ceis, associazione Animatamente e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Al progetto hanno inoltre aderito Provincia di Modena, Ipsia Corni, Arci, Officina progetto Windsor, associazione Milad e Gvc Gruppo volontari Crocetta. Mosaico è stato ammesso al finanziamento del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi per 236 mila euro (si tratta di uno dei progetti maggiormente finanziati) e godrà di un contributo di altri 27 mila euro da parte del Ministero dell’Interno; mentre è stato valorizzato in 50 mila euro l’apporto che daranno il Comune di Modena e i partner attraverso il lavoro delle rispettive strutture.

Le attività si svolgeranno durante il prossimo anno scolastico. Alcuni laboratori saranno dedicati a motivare allo studio, alla socializzazione, allo sviluppo di idee e interessi in orario scolastico ed extrascolastico negli istituti superiori ad alta densità di studenti stranieri, nei Centri di aggregazione giovanile (Ceis, Girasole, Animatamente) e con la partecipazione di volontari delle associazioni di universitari stranieri anche per lo svolgimento di attività nella lingua madre dei giovani immigrati. Si punterà anche sulle tecnologie informatiche per l’apprendimento di un metodo di studio efficace, sul coinvolgimento dei genitori e sull’orientamento nell’offerta scolastica, educativa e formativa per le famiglie e gli studenti delle scuole secondarie.

Sarà inoltre rafforzato l’intervento di strada Infobus che consente di incontrare i giovani che non partecipano ad alcun percorso formativo, professionale o associativo; in questo caso tutor e peer educator (giovani italiani e stranieri appositamente formati per un intervento educativo tra pari) affiancheranno gli operatori del Comune.

Infine, i ragazzi coinvolti nel progetto partecipazione alla predisposizione di materiali da pubblicare sul sito Stradanove e a diversi incontri che si svolgeranno alla Tenda di viale Molza.