bretella_campogalliano_sassuoloIl convegno che avrà luogo oggi al MEF, organizzato da Autobrennero con il patrocinio delle tre Province di Modena, Ferrara e Reggio e che vedrà la presenza di assessori regionali e ministri, rappresenta una chiara lettura delle politiche sulla mobilità attuate dai nostri governi.

Verranno presentati ben quattro interventi di Autobrennero diversi tra loro come caratteristiche ma uniti da un unico modello di finanziamento, il progetto di finanza. Senza entrare troppo nel merito delle criticità di ognuno di questi interventi, ci basta dire che:

– la Bretella Campogalliano-Sassuolo è un puro e semplice doppione di una tangenziale mai troppo trafficata e ribadiamo la necessità eventualmente di completare il primo stralcio per collegare lo scalo di Marzaglia con l’A22 e la tangenziale;

– l’autostrada Cispadana presenta molte criticità dal punto di vista ambientale come ribadito dalla commissione di VIA con una richiesta di integrazione di ben 26 pagine, per non parlare del fatto che manca una valutazione preliminare degli impatti sociale ed economico sui territori attraversati;

– la Ferrara-Mare trasformerà una strada a servizio delle comunità ferraresi per raggiungere l’unico ospedale provinciale in un’autostrada a pedaggio.

Ma ci vorremmo soffermare su 2 criticità comuni a tutti questi progetti: la scelta politica di governi sia centrali che locali di continuare a non progettare una mobilità diversa, più vicina ai pendolari (oltre l’80% dei trasferimenti) e meno impattante dal punto di vista ambientale.

Diventa inutile proporre adesioni ai Patti dei Sindaci oppure fare “Educational” in giro per l’Europa se poi l’unica cosa che si riesce a pensare è aumentare il numero di km di autostrade da una parte e diminuire i viaggi ferroviari dall’altra (si pensi alla concreta ipotesi del depotenziamento o addirittura della chiusura del treno Modena-Sassuolo).

Non è questo il modello di sviluppo che dovremmo seguire e lo avevamo anche scritto in quel bellissimo programma che si chiamava “Italia bene comune”.

La seconda criticità è che questi progetti di finanza per stare in equilibrio devono prevedere molti pedaggi (troppi!) e quindi si continuerà a non investire sulla mobilità sostenibile!

Inoltre ci chiediamo: la Bretella Campogalliano-Sassuolo, che dovrebbe essere esente da pedaggi, come verrà finanziata da Autobrennero? Probabilmente con un pedaggio ombra, il che oltre ad essere illegale come ha denunciato Legambiente, è immorale nei confronti di tutti quei cittadini che utilizzeranno altre tratte della stessa autostrada da cui si deduce che saranno sempre i cittadini a finanziare queste infrastrutture.

Tutto questo senza entrare nel merito di Coopsette, socio al 19% di ARC (e coinvolta nella costruzione di Cispadana e Bretella), la cui situazione patrimoniale e giudiziaria è quantomeno dubbia.

È evidente che siamo in presenza di troppi elementi che dovrebbero contribuire ad aprire una riflessione politica e strategica sulla situazione della mobilità delle persone e delle cose nella nostra provincia – mettendo intorno a un tavolo tecnici, cittadini, lavoratori, imprenditori, saperi, esperienze, confronti, decisori – per un cambio di paradigma culturale prima che amministrativo, e invece assistiamo alla solita litania di una politica senza visione e senza coraggio che sa soltanto pretendere che “si acceleri” – come ha fatto il Presidente della Provincia Sabattini riguardo a Bretella e Cispadana – nella costruzione di opere progettate in un’altra era e non rispondenti alle esigenze della comunità.

 

(Giuseppe Morrone, Coordinatore Federale SEL)