ferrovia_treno_modena_sassuolo“E’ chiaro a tutti che la ferrovia Sassuolo-Modena ed i convogli che la caratterizzano, così come sono, non rappresentano un servizio appetibile per l’utenza e sostenibile sotto l’aspetto economico. Allo stesso tempo sarebbe inaccettabile l’ipotesi di cancellare il collegamento su rotaia con Modena, e tanto più la sua sostituzione con un servizio su gomma che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza, oltre che rappresentare un ritorno al passato in termini di mobilità sostenibile.

Una cosa è certa: la linea, per funzionare, essere appetibile e sostenibile, anche economicamente, oltre che sotto il profilo ambientale, deve eliminare quei forti disservizi che anche nell’ultimo anno l’hanno caratterizzata, provocando la disaffezione dell’utenza.

Riconosciamo la disponibilità e l’impegno dichiarato da anni dalla Regione e TPER, in risposta alle numerose sollecitazioni, di superare le criticità nel servizio, ma sosteniamo, dati e segnalazioni alla mano, che fino ad ora i risultati non sono quelli attesi e che ancora tanto c’è da fare. Il circolo vizioso che fino ad oggi ha visto i disservizi generare calo dell’utenza, va invertito e diventare circolo virtuoso. Gli utenti, e noi con loro, nonostante i disservizi, continuano a considerare la linea ferroviaria come una preziosa alternativa, sia in termini di impatto ambientale che di velocità di percorrenza, al trasporto su gomma. Migliorare il servizio porterebbe sicuramente ad un aumento e ad una affezione, anziché disaffezione, dell’utenza, portandolo in attivo anziché in perdita e trasformandolo da problema in opportunità. Questo è ciò a cui bisogno puntare. Per questo, prima di condannare a morte un servizio per insostenibilità decretata solo da esercizi contabili crediamo sia necessario fare di tutto per rilanciarlo risolvendo i gravi problemi che ancora lo caratterizzano.

Una cosa è certa: Regione, Fer e Tper, dopo essersi confrontati con gli enti locali, dovranno assumersi la responsabilità di scelte importanti chiare e definitive, sul futuro di questa tratta ferroviaria. O si sceglie, come da noi auspicato, la strada di uno sviluppo e di un rilancio della tratta, che rispondendo a criteri di economicità, sia al passo con i tempi e attiri, per comfort e tempi di percorrenza, sempre più utenza, o se il servizio sarà destinato a continuare a produrre perdite e a peggiorare in qualità, come ha sistematicamente fatto in questo ultimo anno, si riconosca apertamente il fallimento del tentativo di migliorarla e conseguentemente l’intenzione di chiuderla”.