Le norme, i contributi, le garanzie e la sicurezza: sono questi i capitoli principali della massiccia campagna di sensibilizzazione lanciata da i costruttori edili di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara sulla ricostruzione post sisma.
Quali sono le regole che governano la ricostruzione? Chi ha diritto ai contributi a fondo perduto? Quali garanzie si possono chiedere all’impresa che effettua i lavori? E la sicurezza nei cantieri è rispettata? Il panorama normativo che regolamenta la ricostruzione post sisma è complesso e in continua evoluzione.
Ecco che per dare una risposta rapida a questo genere di quesiti, nel momento più delicato della ricostruzione post terremoto, Ance Modena sbarca sulla Rete per essere un punto di riferimento per i privati cittadini e le imprese che dopo il sisma dello scorso anno hanno esigenze di ricostruzione, messa in sicurezza o ristrutturazione.
Sul sito internet “Ance per la ricostruzione” (raggiungibile all’indirizzo http://www.anceperlaricostruzione.it/), cliccando su una delle quattro province, è possibile scaricare un vademecum con tutte le norme che regolano il complesso iter della riqualificazione edilizia. Un occhio particolare dunque a normative, ordinanze e pratiche burocratiche che necessitano di un alto livello di conoscenza tecnica e procedurale per accedere, ad esempio, ai contributi a fondo perduto disponibili.
Esaurita questa parte, che potremmo definire “tecnica”, il sito offre un elenco aggiornato delle imprese edili in possesso dei requisiti di idoneità e affidabilità richiesti dalla Regione (anche in materia di infiltrazione mafiosa così come previsto nelle cosiddette “white list” predisposte dalle prefetture).
Tra le imprese di questo elenco, infatti, figura pure la Fratelli Baraldi, l’azienda di San Prospero che proprio recentemente ha concluso positivamente il reinserimento nella white list prefettizia.
Per dare maggiore incisività a questa campagna di stimolo alla ricostruzione post sisma Ance Modena ha stampato circa 10mila pieghevoli, indirizzati alle attività economiche dell’Area nord, 3mila folder recapitati ai comuni del cratere e agli ordini professionali e centinaia di manifesti affissi nei territori più colpiti.