Riproducono in pochi muniti chiavi del tipo a “doppia mappa”, riuscendo ad aprire fraudolentemente le serrature delle porte blindate seppur chiuse a mandate. Grazie a questi strumenti, di fabbricazione totalmente artigianale ma non per questo carenti sotto il profilo della precisione meccanica, i “chiavari” si stanno affacciando nel reggiano. Ne sono convinti i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alla luce dell’attività condotta l’altra notte che ha portato all’arresto di un componente di questa banda che, con un complice riuscito a fuggire, ha svuotato un appartamento di via Astico del capoluogo reggiano. Con l’accusa di furto aggravato in concorso, domenica notte i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un 30enne cittadino georgiano, ristretto a disposizione della Procura reggiana. Il malvivente con un complice, poco prima dell’una, ha raggiunto un condomino di Via Astico a Reggio Emilia. Dopo aver forzato la porta del condominio hanno raggiunto l’appartamento accedendo all’interno grazie alle chiavi false artigianalmente costruite che hanno permesso ai due di aprire la porta blindata (con serrature non del tipo europeo ndr) seppur chiusa a mandate. Quindi hanno fatto man bassa di oggetti in oro (per un valore di varie migliaia di euro) e sono usciti chiudendo la porta dell’appartamento.
In questo frangente rientrava la figlia dei proprietari che imbattendosi nei ladri si è messa al loro inseguimento aiutata dagli amici che l’avevano accompagnata a casa. Nel frattempo venivano allertati anche i Carabinieri del Comando Provinciale che inviavano nella zona alcune gazzelle del Nucleo Radiomobile. Un equipaggio dei Carabinieri nel corso delle ricerche rintracciava e fermava in via Dalmazia un giovane affannato, stanco e sudatissimo poi risultato essere uno dei due ladri come confermato dalla derubata che lo riconosceva. Il complice fuggito a bordo di un’utilitaria scura riusciva a far perdere le sue tracce ed ora è braccato dai Carabinieri. La sua cattura potrebbe essere questione di ore.
Nel proseguo degli accertamenti i militari hanno constatato che i due che hanno colpito in Via Astico non erano dei “semplici” topi d’appartamento ma una batteria appartenente al piu’ nutrito popolo dei cosiddetti “chiavari” come vengono chiamati in gergo gli specialisti dei furti in abitazione che in pochi minuti riescono a far “capitolare” una serratura a doppia mandata. Nel reggiano la matrice dei chiavari parla “georgiano” ma al riguardo e’ necessario continuare negli approfondimenti investigativi. I Carabinieri del Comando Provinciale nell’occasione consigliano a chi, seppur dotato di una porta blindata monta una serratura a doppia mappa di prima generazione, di informarsi presso un fabbro di fiducia per verificare la sicurezza della serratura o viceversa l’esistenza di un nuovo modello, completamente compatibile con quello montato e magari del tipo con chiave non riproducibile.