“Trovo francamente incomprensibile che, dopo tanti mesi, la trattativa per il rinnovo del contratto in Coop Estense si sia chiusa con un nulla di fatto”: con queste parole il consigliere provinciale Pd Fausto Cigni commenta il mancato accordo per il rinnovo dell’integrativo aziendale nel più grande gruppo cooperativo locale della distribuzione, dove lavorano ben 2.500 persone. Cigni chiede, pertanto, alla Provincia di discutere con urgenza l’interpellanza da lui stesso presentata, in qualità di responsabile delle politiche del lavoro e dell’immigrazione per il gruppo consiliare Pd, subito dopo che le trattative si erano interrotte a fine giugno. “Ciò che mi lascia basito – continua Cigni – è che in una terra come la nostra, dove il movimento cooperativo è nato e dove sono stati costruiti, negli anni, i più alti livelli della contrattazione, si sia dovuti arrivare a demandare l’intera questione al livello nazionale. E questo succede in una realtà cooperativa dove negli anni ’90, in piena sintonia con lo spirito originario del movimento cooperativo, si decise di investire con coraggio nelle realtà del Sud, allora più svantaggiate. E’ proprio sul piano dell’etica che mi chiedo come sia possibile che, da vent’anni a questa parte, in un luogo indubitabile dell’eccellenza cooperativa, ogni volta che si deve chiudere un contratto ci sia tanto da penare! Stiamo parlando dei diritti dei lavoratori! – rincara il consigliere provinciale – E’ senz’altro vero che la crisi picchia duro nel mondo della grande distribuzione, ma picchia molto più duro nelle case dei dipendenti, soprattutto quelli che si trovano nei gradini più bassi dell’organigramma aziendale”. Nell’interpellanza si dice, infatti: “Nell’attuale contesto economico e normativo è indispensabile un contratto integrativo che permetta di traguardare i prossimi difficili anni di lavoro: uno strumento che veda assieme lavoratrici, lavoratori, rappresentanti sindacali, organizzazioni sindacali e la cooperativa, impegnare tutte le risorse di professionalità presenti, per affrontare al meglio le sfide legate alla crisi dei consumi ed alla concorrenza”. Fausto Cigni, quindi, chiude il testo dell’interpellanza chiedendo che, pur nel rispetto dell’autonomia delle parti, l’Amministrazione provinciale “si attivi per arrivare alla conclusione della vertenza”.