Con l’approvazione della Legge di conversione 90 del 3 agosto 2013, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, si è concluso l’iter legislativo del Decreto Legge 63 del 4 giugno 2013, che proroga a tutto il 2013 gli incentivi fiscali su ristrutturazioni edilizie e concede ecobonus con detrazioni fino al 65% per efficienza energetica.

E’ una legge importante perché mira a dare slancio all’economia e nello stesso tempo contribuire ad ammodernare il patrimonio immobiliare con soluzioni e materiali innovativi ed ecosostenibili.

La stessa norma introduce alcune novità in materia di IVA per reperire parte delle risorse finanziarie necessarie a coprire i maggiori oneri derivanti dalla proroga delle misure agevolative per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico.

Alcune novità sono state modificate nel testo di legge definitivo. L’articolo 20 conferma invece l’aumento dal 1° gennaio 2014 dell’IVA dal 4 al 10% su alimenti e bevande erogati da distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme e altri edifici destinati alla collettività.

In definitiva a pagare questi incentivi saranno sempre i soliti. A milioni di ammalati, studenti e dipendenti pubblici verranno sottratti anticipatamente gli spiccioli per pagare le detrazioni promesse, magari anche a coloro che hanno redditi da centinaia di migliaia di euro all’anno.
E’ un provvedimento degno dello Sceriffo di Nottingham, ma in Parlamento non c’è stato nessun Robin Hood che abbia proposto un emendamento per evitare questo ennesimo prelievo dalle tasche degli Italiani.

Curiosamente il titolo completo di questa Legge è “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonchè altre disposizioni in materia di coesione sociale”.
Avrebbero potuto almeno evitare di scrivere “coesione sociale”.

Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena