Giornate in fattoria didattica, attività sportive, equitazione, inglese, ma anche giochi creativi, racconti e manipolazione per i più piccoli. Per non parlare del tempo dedicato a fare i compiti per le vacanze. Sono alcune delle attività proposte nei centri estivi attivati a Modena e dintorni dai 33 gestori iscritti all’Albo, istituito da due anni dal Comune per garantire la qualità della proposta pedagogica rivolta a bambini e ragazzi modenesi anche durante i mesi estivi.
Sono invece 304, di cui 88 al nido e 216 alle scuole d’infanzia e primarie, i bambini le cui famiglie hanno fatto richiesta per un voucher a parziale copertura del costo del servizio. Tutte le domande giunte entro la scadenza sono state accettate e i contributi saranno erogati alle famiglie a settembre, dopo la presentazione delle ricevute di pagamento. Accanto ai voucher, per un valore complessivo di quasi 14 mila euro, il Comune sostiene il progetto dei centri estivi anche garantendo le ore necessarie al sostegno per i bambini disabili: quest’anno sono state richieste 5.051 ore di presenza di educatori per 48 bambini, per uno stanziamento totale di quasi 81 mila euro.
“Negli ultimi due anni il servizio dei centri estivi è passato dalla gestione diretta da parte del Comune di Modena a questa nuova formula, con un elenco di gestori accreditati che possono usufruire di strutture comunali e dei nostri educatori nel caso accolgano bambini disabili”, spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè: “Si tratta di una modalità che ci ha consentito dei risparmi, salvaguardando però sia i diritti dei bambini e dei ragazzi disabili, sia i bisogni delle famiglie in difficoltà, che aiutiamo attraverso il meccanismo dei voucher”.
L’estate 2013 è dunque il secondo anno della nuova organizzazione dei centri estivi e molti dati sono in linea con quelli dell’anno precedente: nel 2012 furono infatti richiesti 90 voucher per i nidi e 264 per le scuole d’infanzia e primarie, per una spesa complessiva di circa 14 mila euro, e furono fornite 5 mila ore di appoggio a 47 bambini disabili, con un costo di 83 mila euro.
Tra le novità proposte nel 2013 c’è stato l’innalzamento della soglia di reddito per richiedere i voucher, portata a 15mila 600 euro di equivalente Isee. La possibilità di fare richiesta è stata riservata ai genitori occupati, anche se con contratti atipici.
È aumentato invece notevolmente il numero dei gestori che richiedono al Comune la possibilità di utilizzare una struttura: dai dieci dello scorso anno ai 18 del 2013. In tutto i gestori iscritti sono 33 (erano 30 nel 2012) e hanno proposto di organizzare 43 centri estivi (uno in meno dell’anno precedente).
Per iscriversi all’albo e accreditarsi presso il Comune di Modena, i gestori dei centri estivi (cooperative, polisportive, fattorie didattiche, associazioni eccetera) devono presentare una proposta pedagogica e garantire il rispetto di tutti i requisiti formali: per esempio, un adeguato rapporto numerico educatori-bambini e l’osservanza delle normative sanitarie in materia di somministrazione pasti. I gestori che hanno fatto richiesta di una struttura comunale (un nido, una scuola elementare o una scuola d’infanzia), pagheranno al termine della stagione un contributo al Comune per le settimane effettivamente utilizzate.