raccolta-firme-castel-montiIl Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, lunedì 12 agosto ha partecipato insieme ad altri esponenti di partito, a Castelnovo Monti, in occasione del mercato settimanale, alla raccolta di firme a sostegno dei referendum per la riforma della giustizia: quasi 400 persone hanno firmato le petizioni. La gente ha fatto la fila per poter apporre la firma sui referendum che hanno lo scopo di favorire la riforma della giustizia. Alcune persone forse infastidite dal successo dell’iniziativa, in più occasioni hanno tentato di disturbare la raccolta di firme attraverso gesti ostili ed insulti del tipo “vergognatevi” o “Berlusconi in galera”.

Gli attivisti del Pdl, sono stati importunati con insistenza da un villeggiante genovese che, senza averne alcuna autorità, prima ha chiesto loro il permesso di occupazione del suolo pubblico e dopo averlo visto, ha continuato ad offenderli: ne è nata un’accesa discussione fra i disturbatori e la sorella dell’eurodeputata Iva Zanicchi. Sono accaduti anche altri episodi strani, evidentemente le bandiere di Forza Italia innervosiscono maggiormente la sinistra: una signora ha insistito per sottoscrivere i moduli senza presentare il necessario documento d’identità, dicendo che lo avrebbe portato subito dopo. Il consigliere provinciale Camurani che autenticava le firme è stato irremovibile e la signora, prima di andarsene, ha dichiarato scocciata di essere una sostenitrice del Pd, probabilmente se avesse notato qualche irregolarità avrebbe esposto denuncia e sarebbe uscita sui giornali contro Berlusconi e il Pdl. Il tentativo di provocazione politica mai come ieri mattina si è reso così evidente, ad una normale raccolta di firme si è notato una netta divisione della cittadinanza, da una parte la fila delle persone che venivano a firmare e dall’altra alcuni passanti che ci insultavano, il clima politico italiano in questo momento è particolarmente teso. Per questo gli organizzatori, hanno deciso di chiedere l’intervento dei carabinieri: un intervento rapido e risolutivo che ha indotto i malintenzionati a dileguarsi alla sola vista della gazzella delle Forze dell’ordine. Gli azzurri intendono mobilitarsi ancora per garantire il successo della raccolta delle 500mila firme necessarie per indire i referendum sulla giustizia. La raccolta delle firme sarà completata entro la prima decade di settembre. Nell’attuale Parlamento è praticamente impossibile condurre in porto la riforma della giustizia ancora ferma ai tempi di Palmiro Togliatti: per questa ragione si è scelta la strada del referendum abrogativo. La consultazione diretta sostenuta dal Pdl riguarda cinque quesiti: la responsabilità civile dei magistrati; la separazione delle carriere dei magistrati; il rientro nelle funzioni dei magistrati fuori ruolo; la custodia cautelare, oggi spesso abusata.