distintivo-utilizzatoIeri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Ozzano dell’Emilia hanno denunciato un 36enne di Mirandola (MO) per truffa, insolvenza fraudolenta e uso di atto falso. La denuncia è scattata al termine di un’indagine cominciata lo scorso 3 luglio, quando un cittadino di Ozzano dell’Emilia si recava dai Carabinieri per segnalare che alcuni suoi parenti e conoscenti erano stati truffati da un uomo che, spacciatosi come appartenente alle Forze Armate, dietro compenso in denaro, prometteva la vendita di automobili sottoposte a confisca e poi rimesse in commercio su base d’asta. Ricevuto il denaro, il truffatore spariva dalla circolazione. Gli accertamenti svolti dai militari consentivano di identificare l’autore dei reati che veniva tratto in arresto il giorno successivo in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione emessa per altro motivo dalla Procura della Repubblica di Bologna, a seguito della commissione di analoghi reati. Il lavoro svolto dagli investigatori di Ozzano dell’Emilia, che hanno scavato a fondo sulla vita dell’uomo, ha permesso di tracciare il modus operandi con cui questi riusciva a raggirare le vittime: lo stesso si qualificava come Ufficiale dell’Esercito Italiano e per giustificare i suoi 170 kg di peso, affermava di lavorare in ufficio, presso la Sezione Logistica.

Per dare spessore a quel personaggio di fantasia che si era inventato, il 36enne andava in giro con il distintivo del Ministero della Difesa appeso alla cintura dei pantaloni. La placca, l’abito, la cravatta e una loquacità da vero gentleman sono stati sufficienti a far cadere nel raggiro almeno sei persone. Alcune di loro, tranne un barista che è stato truffato nel suo locale, sono state imbrogliate mentre si trovavano ricoverate come lo stesso ‘militare’, presso una struttura sanitaria.

Il 36enne è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale della Dozza.