Maestri-Panificatori42 quintali complessivamente tra farina del Pan de Re per il pane e per gnocco, grissini, erbazzone, veneziane, ostie al parmigiano reggiano e crostate, 15.000 pagnotte, 1850 crostate di prugna zucchella, 500 scatole di ostie al parmigiano-reggiano: sono i numeri della quarta edizione di Pan de Re, la festa, promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, dedicata al pane di Reggio a qualità controllata e alla biodiversità reggiana che si è chiusa domenica 8 settembre con il concerto travolgente dei Tamburi del Crostolo.

“La Giareda è sempre stato un test importante per monitorare il livello di gradimento di Pan de Re e oggi – afferma l’assessore all’agricoltura Roberta Rivi – possiamo dire che l’apprezzamento per questo prodotto è definitivamente consolidato come attesta il consumo nelle famiglie, nei luoghi pubblici come i ristoranti che lo propongono regolarmente nei loro menù e nelle scuole grazie alla collaborazione di Cir. Il risultato della IV edizione della festa del Pan de Re ci riempie di soddisfazione ed è frutto del lavoro di tutti quelli che hanno creduto e lavorato assieme alla Provincia di Reggio Emilia al progetto che è stato compreso e apprezzato dai reggiani”.

Ogni anno la rassegna, realizzata con la collaborazione dell’Associazione Panificatori Confcommercio, CIR food, Confesercenti, CNA, Progeo, Consorzio Agrario Provinciale, Industria Molitoria Denti, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, UGC-Cisl e di un gruppo di aziende agricole del territorio aggiunge partecipazioni e prodotti. Per sei giorni infatti i reggiani hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio il pane di Reggio assieme alle produzioni tipiche e di qualità e di approfondire il tema della biodiversità e delle aziende del territorio di Reggio Emilia che operano nel settore dell’agricoltura, oltre ai valori culturali del cibo di casa nostra in relazione con la musica per il bicentenario della nascita di Verdi e con la letteratura per il settimo centenario della nascita di Boccaccio grazie agli interventi dello scrittore Ermanno Cavazzoni, del musicologo Corrado Rollin, dello studioso di tradizioni e archivi Gian Paolo Borghi, del fondatore dell’ omonimo archivio etnomusicologico “Il Cantastorie” Giorgio Vezzani e agli spettacoli della compagnia di burattini di Riccardo, dei Tamburi del Crostolo e del Desperanto Quintet che hanno fatto il tutto esaurito.

Tra le proposte più apprezzate le Ricette dei grandi maestri dell’Opera musicale rivisitate e illustrate dal vivo, abbinate ad assaggi. In tanti sono accorsi per uno chef pluristellato come Gianni D’Amato del ristorante Rigoletto di Reggiolo e del Caffè Arti e Mestieri di Reggio Emilia ma anche per Gianni Brancatelli, chef del Podere Elisa della Vecchia di Vezzano e Alberto Ruozzi del ristorante Badessa – San Donnino/Casalgrande.

Moltissimi soprattutto nel week-end si sono recati in corso Garibaldi, P.zza Gioberti, nel Cortile di Palazzo Allende e in via Emilia Santo Stefano. La festa offriva tante occasioni per scoprire il mondo del cibo: il gettonatissimo il forno a cielo aperto, il punto “Ristoro (a cura della Pro Loco di Cadelbosco Sopra), la mescita di vini e le birre artigianali, il mercato contadino con le migliori aziende locali che offrivano anche presenze vegetali antiche e in via Emilia Santo Stefano, via Monte Pasubio, via Minghetti, una rappresentanza di prodotti agricoli, artigianali e di opere di ingegno provenienti da altre regioni.

“Pan de Re – precisa Roberta Rivi – non finisce qui. Ora può continuare a essere acquistato in una trentina di forni di Reggio Emilia e provincia che hanno attivato il percorso di certificazione così come a suo tempo hanno fatto gli agricoltori all’atto delle semine e le aziende molitorie”.

I recapiti dei forni sono disponibili su www.provincia.re.it sezione agricoltura.