“Dopo i rom, ora anche l’ombra di un terribile scandalo, l’ennesimo: il Maggiore è da commissariare”. Lo chiede in un’interrogazione il consigliere regionale leghista Manes Bernardini all’indomani dell’inchiesta sulle presunte liste d’attesa gonfiate all’ospedale cittadino.

L’esponente del Carroccio si appella direttamente all’assessore alla Sanità Carlo Lusenti. “Troppe cose non vanno e non sono gestite a dovere – sottolinea Bernardini -. Dalle telecamere di sicurezza rubate ai diversi piani (ci chiediamo se i furti siano mai stati denunciati) alla presenza di rom in locali sanitari che andrebbero tutelati, dai furti a danno dei pazienti in camera ai casi di malasanità. E ora la goccia che fa traboccare il vaso: tremendi sospetti sulle liste d’attesa”.

“Parliamo del maggiore ospedale di Bologna – sottolinea Bernardini -. Un’eccellenza del passato che si difende oggi solo grazie al lavoro – fatto di turni massacranti – del personale medico e infermieristico, a cui andrebbe data una medaglia per la dedizione alla causa”.

“In compenso il bilancio di gestione è fallimentare: chi dovrebbe garantire il regolare rispetto di ogni regola dimostra totale inadeguatezza al ruolo. Oltre a dirigenti strapagati – con premi di fine anno a molti zeri – la realtà è fatta solo di ombre e inchieste. Per questo chiedo il commissariamento della struttura, per ridare dignità al nostro ospedale e ai tanti lavoratori che ogni giorno combattono contro scelte gestionali scellerate e contro l’insicurezza dei propri luoghi di lavoro”.