C’è un “quadro di frode veramente molto articolato e profondo” alla base della vicenda che ha portato al fallimento del Gruppo Burani e alla condanna a 6 anni del patron Walter Burani e del figlio Giovanni, accusati di bancarotta fraudolenta. L’ha scritto Piero Gamacchio, presidente della 3/a sezione del Tribunale di Milano, nelle motivazioni della sentenza. Per il giudice “lo scopo di questa frode è quello di rappresentare un valore che non c’è” e “pompare artificiosamente il titolo”.
(fonte: Ansa)