eugenia_bergamaschi_2Altri 20 milioni di euro per far ripartire il settore agroalimentare dell’area del cratere. È quanto ha stanziato la Regione Emilia Romagna mediante la misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale, approvata lo scorso 2 agosto dalla giunta regionale presieduta da Vasco Errani.

Promuovere l’ammodernamento delle aziende agricole e favorire un’agricoltura maggiormente sostenibile sono le linee guida della misura 121, in linea con gli indirizzi della nuova PAC. Tre le priorità fissate dalla Regione Emilia-Romagna: l’azienda agricola deve operare nell’area del cratere, deve aver subito danni e il titolare deve avere meno di quarant’anni.

«Siamo grati alla Regione – afferma con soddisfazione la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi – che ha deciso di investire risorse nell’agroalimentare, confermando di credere in questo settore. L’assessore Rabboni aveva preannunciato nuovi fondi del Psr e ha mantenuto le promesse, il nostro grazie va a lui e al presidente Errani. Le priorità della misura 121, inoltre, mostrano la sensibilità dei vertici regionali verso le persone e gli imprenditori della Bassa colpita dal terremoto e confermano l’attenzione verso una delle aree più produttive a livello nazionale dal punto di vista agricolo».

Sono già tante le domande arrivate nelle varie sedi territoriali di Confagricoltura, molte delle quali provenienti dalle aziende agricole che avevano i requisiti già per i bandi precedenti, ma che non sono state accolte per mancanza di fondi. Il bando scadrà il 15 ottobre prossimo.

«La misura 121 – conclude Bergamaschi – intende non solo migliorare la competitività e l’efficienza delle imprese, ma anche aumentare la sicurezza dei dipendenti e favorire la riduzione delle emissioni e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo è anche il pensiero di Confagricoltura, sempre più impegnata su temi ambientali».