man-addetti-pulizia“I lavoratori, con il mancato pagamento degli stipendi di agosto, continuano a pagare lo scaricabarile tra Ferrovie dello Stato, CNPC (Consorzio Nazionale Cooperative Portabagagli) e le due aziende che gestiscono i servizi (Domino multiservice e Cooperativa facchini portabagagli Bologna)”.

E’ quanto ha dichiarato Vincenzo Curcio, segretario generale regionale della Cisl Trasporti (Fit) Emilia Romagna, nel corso del sit-in degli addetti alle pulizie dei treni, degli uffici delle Fs e dell’assistenza ai viaggiatori disabili, che si è tenuto a Bologna davanti gli uffici di Trenitalia in via del Lazzaretto.

Gli oltre 300 lavoratori e sindacati confederali di categoria sono sul piede di guerra poiché le aziende che gestiscono i servizi (Domino multiservice e Cooperativa facchini portabagagli Bologna) hanno dichiarato di non avere in cassa i soldi per pagare gli stipendi di agosto a causa di un ritardo nel trasferimento di risorse da parte del Consorzio appaltante, che a sua volta lamenta un ritardo nel trasferimento di risorse da parte delle Ferrovie dello Stato.

 

“A noi non interessa chi ha commesso degli errori nella fase di trasferimento dei fondi – ha rincarato Curcio alla sala Sirotti della stazione centrale di Bologna nell’assemblea che si è tenuta subito dopo il sit-in -, ciò che ci preme è che vengano rispettati tutti i sacrosanti diritti dei lavoratori, e tra questi l’immediata erogazione degli stipendi”.

“I rischi veri che si corrono con questo indegno rimpallo di responsabilità – ha concluso il sindacalista cislino – sono, da una parte, quello di aggravare le precarie condizioni sociali ed economiche dei lavoratori, peraltro già condizionate dalla pesante crisi in atto, e, dall’altro, di far fallire due aziende (Domino multiservice e Cooperativa facchini portabagagli Bologna) che finora avevano sempre avuto un comportamento corretto”.

Al temine dell’assemblea nella sala Sirotti è giunta la comunicazione che la prossima settimana la Domino multiservice e la Cooperativa facchini portabagagli Bologna vorrebbero incontrare i sindacati per spiegare le proprie ragioni.