Il prossimo 25 ottobre, in rappresentanza del nuovo gruppo di opposizione consigliare “Alternativa Civica”, proporrò al Consiglio Comunale di Bagnolo in Piano una mozione volta ad introdurre un regolamento di nomina degli scrutatori ai seggi elettorali improntato ai principi di trasparenza, imparzialità ed equità.

Fino al 2005, gli scrutatori venivano estratti dall’Albo mediante sorteggio. Il sistema adottato era quindi improntato alla massima trasparenza e dava a tutti le medesime possibilità di partecipare e di essere, legittimamente, ricompensati per la propria attività al servizio della democrazia. A partire dal 2006, invece, con l’entrata in vigore della Legge n. 270 del 21 dicembre 2005 ad opera del Governo Berlusconi III, i componenti della Commissione Elettorale Comunale possono scegliere nominativamente gli scrutatori tra coloro che sono iscritti all’Albo.

Ebbene, quali effetti ha provocato a Bagnolo questa discrezionalità di nomina? Uno su tutti, quello di ridurre drasticamente il ricambio degli scrutatori. Se prendiamo i dati relativi alle nomine delle ultime quattro consultazioni elettorali (Referendum 2009, Regionali 2010, Referendum 2011, Politiche 2013), si evince come il 10% dei potenziali scrutatori iscritti all’Albo (26 su 242) ha occupato almeno quasi il 70% dei posti disponibili, con una media di 2-3 nomine a testa. Degli 80 cittadini che negli ultimi quattro anni hanno fatto domanda di iscrizione all’Albo, solo 20 sono stati poi effettivamente nominati.

In generale, quindi, non è azzardato affermare che taluni, privilegiati, cittadini godano, a differenza di molti altri bagnolesi iscritti all’Albo, del favore dei componenti della Commissione Elettore, i quali non esitano a nominarli spesso e volentieri.

Ritengo che ciò sia profondamente ingiusto e iniquo, soprattutto alla luce della perdurante crisi economica a causa della quale anche il compenso spettante ai membri scrutatori dei seggi può legittimamente aiutare ad alleviare alcune situazioni particolarmente fragili e che magari hanno originato la domanda stessa di iscrizione all’Albo. Senza dimenticare che permettere a molti più giovani, disoccupati e non, di svolgere il compito di scrutatore rappresenterebbe, oltre ad un impegno lavorativo retribuito seppur di brevissima durata, anche un’importante esperienza civica a servizio della collettività.

Ma c’è un altro aspetto che vale la pena sottolineare. Molti degli scrutatori nominati “ruotano” attorno all’Amministrazione. Solo per rimanere alle ultime, recentissime, nomine dello scorso 31 gennaio, tra i 28 scrutatori sono stati nominati i figli di 3 dipendenti comunali, un paio di collaboratrici dell’Amministrazione, il figlio del segretario del PD locale e, addirittura, una delle figlie del Consigliere di minoranza facente parte della Commissione nominante…

Credo che sia nell’interesse della Pubblica Amministrazione fugare ogni dubbio di trasparenza per garantire credibilità alle Istituzioni democratiche, soprattutto in un contesto sociale e politico come quello attuale che genera nei cittadini un preoccupante sentimento di sfiducia nelle stesse e nei suoi rappresentanti e che sia ugualmente doveroso improntare i criteri di nomina degli scrutatori ai seggi elettorali a principi di imparzialità ed equità.

Per tali motivi, proporrò al Consiglio Comunale di impegnare l’attuale Commissione Elettorale in carica (composta dal Sindaco Paola Casali e dai Consiglieri Pizzetti, Tondelli e D’Apote) di redigere, entro la prossima consultazione elettorale, un Regolamento di nomina degli scrutatori che favorisca la rotazione degli scrutatori garantendo a tutti gli iscritti le medesime possibilità di nomina; favorisca, avvalendosi di idonei strumenti conoscitivi, la nomina di giovani e/o disoccupati, o di persone aventi particolari situazioni di difficoltà economiche; escluda la nomina di parenti e/o affini fino al 4° grado di dipendenti comunali, Amministratori, collaboratori continuativi o occasionali dell’Amministrazione Pubblica o sue partecipate.

(Gianluca Paoli, Consigliere di “Alternativa Civica”)