Per il decimo anno consecutivo gli studenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia hanno progettato e portato in gara una vettura monoposto a ruote scoperte, conforme al regolamento della Formula Student, la manifestazione patrocinata dalle più prestigiose associazioni di Ingegneria automobilistica internazionali (SAE – Society of Automotive Engineers, IMechE – Institution of Mechanical Engineering, ATA- Associazione Tecnica dell’Automobile), che vede impegnati da luglio a settembre di ogni anno gli studenti di ingegneria di molti dei più importanti Atenei del mondo.
Dopo le due gare già disputate nel 2013, ad Hockenheim e a Varano de’ Melegari, servite essenzialmente per completare lo sviluppo della monoposto, grandi speranze sono riposte per le competizioni del prossimo anno, che il team MMR affronterà con un notevole bagaglio di esperienza e, soprattutto, con una monoposto già epurata dagli inevitabili errori “di gioventù”.
Il team MMR, nato nel 2004, ha visto in questi anni avvicendarsi nel passaggio di testimone della competizione sempre nuovi gruppi di studenti di ingegneria, che ogni volta hanno progettato un bolide completamente rinnovato, assistiti in questo dai loro docenti del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia. L’Università ha da sempre incoraggiato e sostenuto l’iniziativa “Formula Student”, poiché considerata un’eccezionale occasione formativa per gli studenti, chiamati a cimentarsi con abilità che si acquisiscono solo attraverso il confronto con la realtà del mondo dei motori e con la pista.
“Per i nostri studenti l’appuntamento con Formula student è diventato parte integrante del loro programma di studi – afferma il Rettore prof. Aldo Tomasi – tanto che esso trova pieno riconoscimento nei curricula. Il limite della iniziativa, che vive soprattutto della molta passione e dedizione dei ragazzi che di anno in anno si succedono nel lavoro di team, è che purtroppo possono contare su risorse finanziarie decisamente più ridotte rispetto ai team anglosassoni e anche di tanti altri Atenei. Dobbiamo tuttavia essere grati alla Fondazione Cassa di Risparmio che ha colto a pieno il valore formativo di questa iniziativa ed ha compreso che essa ha certamente positive ricadute per un territorio come il nostro caratterizzato dalla presenza di importanti industrie ed aziende operanti nel mondo del veicolo”. “Sono convinto – ha aggiunto il prof. Angelo O. Andrisano, che a giorni succederà come Rettore dell’Ateneo emiliano – che questa iniziativa vada assolutamente incoraggiata e vadano intensificati gli sforzi e l’impegno per avere una vettura sempre più competitiva. Il valore di questa esperienza è duplice. Da un lato insegna ai nostri studenti a lavorare in team, dall’altro offre loro modo di apprendere come si sviluppa un progetto, ovvero da come si passa dalla sua elaborazione teorica alla sua realizzazione, passando attraverso anche il momento altrettanto importante della sua gestione”.
Fondamentale nella realizzazione del progetto l’aiuto economico giunto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed ACI Modena, oltre a quello prestato al team modenese da alcuni “sponsor tecnici” come DTS, Saima Avandero, Automobili Lamborghini, Riba Compositi, Me-Cad e EFI Technology srl.
La vettura è stata presentata alla stampa in occasione di un incontro all’Autodromo di Modena (strada Pomposiana 255/A – località Marzaglia), presenti i giovani del Team MMR, autorità accademiche, docenti e sponsor.
“Sono molto contento di come il progetto è stato gestito quest’anno” dice il prof. Enrico Mattarelli, tutor del progetto dal 2005 in poi, e quest’anno affiancato per la prima volta dal collega ing. Matteo Giacopini. “Rispetto agli anni passati, dove peraltro non sono mai mancati la dedizione e la passione da parte di tutti, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, ho constatato – ha aggiunto il prof. Enrico Mattarelli – una maggiore professionalità nella fase di finalizzazione della vettura. Attribuisco molto del merito al mio collega Giacopini, che ha dedicato tantissimo tempo e passione al progetto, lavorando anche manualmente accanto ai ragazzi, correggendo tanti errori dovuti all’inesperienza e, soprattutto, facendo rispettare le tempistiche. Attribuisco infatti la modestia di alcuni risultati sportivi del passato sopratutto al fatto di arrivare alle competizioni senza avere trovato il tempo di collaudare prima la vettura. Il problema nasceva in primo luogo dall’ambizione di presentare una vettura completamente nuova ogni anno e, in secondo luogo, dall’assenza di una guida operativa preparata ed autorevole, come invece adesso si è trovata nell’ing. Giacopini”.
Il Team è composto da circa 30 studenti espressione di molteplici aree ingegneristiche del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, ovvero dai corsi di laurea in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria del Veicolo, in Ingegneria Elettronica ed in Ingegneria Gestionale. Composito nella sua provenienza geografica, il team raggruppa ragazzi e ragazze di età compresa tra i 19 e i 26 anni, tutti quanti accomunati dalla stessa passione per il Motor Sport. Tutti assieme hanno gestito e gestiscono al meglio la progettazione e la produzione della vettura e, come un grande team di Formula 1, si sono suddivisi in vari gruppi: vi è quello dedicato all’Abitacolo/Disegnatori, quello all’Elettronica, l’altro alle Sospensioni/Gruppo Ruota, un altro ancora al Motore e, poi, al Telaio, alla Trasmissione, all’Aerodinamica, al Cost/Business & Presentation.
I risultati di quest’anno hanno visto un miglioramento rispetto alle scorse annate con un ottimo piazzamento a Varano de’ Melegari nell’evento FSAE Italy, dove la squadra si è classificata 23esima su 64 competitors presenti, segnalandosi come prima fra i team italiani nella prova di accelerazione e seconda nella prova di autocross, staccando il miglior risultato dal 2008 nelle gare ufficiali del Campionato Formula SAE. Il prossimo anno la nuova avventura del team MMR proseguirà con la partecipazione alle competizioni ufficiali di Silverstone (Regno Unito) e Red Bull Ring (Austria).
“Mi ritengo molto soddisfatto dell’annata appena trascorsa, – afferma il Capo squadra del team MMR – Modena More Racing Federico Poggi – il Team ha reagito molto bene alle difficoltà riscontrate in fase di progettazione e produzione, senza mai demordere, anzi dimostrando di avere molto carattere arrivando fino al miglior risultato degli ultimi 5 anni. Un ringraziamento particolare va sicuramente ai proff. Enrico Mattarelli, Matteo Giacopini e Giuseppe Cantore che ci hanno dato la possibilità di portare a termine il progetto”.
Formula Student è un’iniziativa di elevata valenza formativa per gli studenti patrocinata dalle maggiori associazioni internazionali di Ingegneria quali SAE :Society of Automotive Engineers; IMechE: Institution of Mechanical Engineering, ATA – Associazione Tecnica dell’Automobile. Formula Student propone, infatti, agli studenti provenienti dalle università di tutto il mondo di progettare e costruire in meno di un anno solare una monoposto a ruote scoperte, con la quale gareggiare in una competizione tecnico-sportiva che si tiene con cadenza annuale nel Regno Unito.
I docenti principalmente coinvolti nel progetto di quest’anno sono stati:
prof. Enrico Mattarelli e ing. Matteo Giacopini (Faculty Advisors e tutor per il Motore)
prof. Massimo Milani e ing. Fabrizio Paltrinieri (tutor cambio e freni)
prof. Luigi Rovati (tutor Elettronica)
ing. Carlo Alberto Rinaldini (tutor Sperimentazione Motore)
ing. Francesco Leali (tutor Progettazione CAD)
ing. Enrico Stalio (tutor Aerodinamica)
ing. Andrea Baldini (tutor Telaio)
ing. Silvio Sorrentino (tutor Dinamica del Veicolo)
ing. Elena Bassoli (tutor Tecnologia)
prof. Matteo Vignoli (Tutor Business Plan)
Il gruppo del Team MMR – More Modena Racing e le funzioni:
Organizzazione e Gestione
Federico Poggi, team leader
Telaio: Daniele Catasino, Diego Monteverde, Francesco Gallo
Motore: Filippo Nassini, Valerio Mangeruga, Valerio Simonini e Jacopo Forlese
Trasmissione: Nicola Masala e Andrea Carretta
Sospensioni: Mariano De Rosa Mariano, Nicola Bernucci Nicola, Leonardo Lombardi
Gruppo Ruota: Michele Mazzucco e Enrico Vaccari
Aerodinamica: Lhaou Ayoub e Simone Procaccioli
Elettronica: Dario Zinelli, Aldo Vidoni, Luca Pistoni, Gabriele Volpi e Stefano Becchi
Finitura: Davide Fioravanti, Andrea Accorsi
Attuazione: Stefano Corradini e Simone Pilò
Cost & Presentation: Maria Vittoria Manfredini e Margherita Bergamaschi
Squadra Corse: Stefano Andreatta, Simone Compagnoni e Alessandro Bondanza
Caratteristiche tecniche della vettura
Nel dettaglio, la scelta che contraddistingue da alcuni anni la vettura, è il telaio tubolare in alluminio, in grado di fornire un ottimo compromesso tra rigidezza e leggerezza, offrendo prestazioni molto simili ad un monoscocca in fibra di carbonio, ma a costi molto più contenuti. Il traliccio, la pannellatura completa di rivetti e colla strutturale permettono all’intero telaio 2013 di avere un peso di soli 27,8 kg, a fronte di una rigidezza torsionale di ben 2.100 Nm/°. Una peculiarità della vettura modenese è l’attuazione elettropneumatica del cambio, con un controllo elettronico dell’intero processo di cambiata, come nelle vetture da competizione più evolute. Per gestire l’attuazione è stata realizzata una centralina elettronica dedicata. Un esempio di impiego si ha nella prova di accelerazione (75metri) con la funzione Launch, in cui il veicolo sale di marcia da solo senza alcun comando del pilota, riducendo notevolmente i tempi di cambiate. L’elettronica della vettura è stata particolarmente curata: oltre alla centralina cambio, al display al volante e al cablaggio, è stato realizzato il sistema di telemetria wireless. Questo sistema dà la possibilità di visualizzare i dati acquisiti in vettura dai box, durante la gara, tenendo sotto controllo tutti i comportamenti del motore e della vettura, in modo da aggiornare il pilota via radio, su possibili guasti, malfunzionamenti ed usura del mezzo. Il motore è un quattro cilindri in linea giapponese Suzuki GSX-R 600 K7, di derivazione motociclistica con il quale si riesce a ricavare un ottima potenza di 85 CV all’albero motore, nonostante la riprogettazione di tutta l’aspirazione e scarico sulla base delle restrizioni regolamentari.
“Sin dalle primissime edizioni di Formula Student gli studenti – commenta il Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” prof. Alessandro Capra – si sono dedicati con impegno e passione a partecipare a questa iniziativa. Assodata ormai l’altissima valenza educativa sono tanti i docenti di varie discipline che hanno infatti fornito insegnamenti specifici, o direttamente nell’ambito dei propri corsi, o fungendo da tutor nei progetti inerenti allo sviluppo della monoposto. Ciò ha permesso, anzitutto, un più proficuo trasferimento di conoscenze agli studenti, che si sono trovati ad applicare in modo concreto e sotto la diretta guida del docente le nozioni teoriche acquisite nei corsi. Iniziative come questa dimostrano l’importanza della multi-disciplinarietà ed il grande potenziale a cui i nostri Dipartimenti di Ingegneria, tanto quello di Modena che quello di Reggio Emilia, possono attingere nel perseguimento di un intento comune”.