Non possiamo più attendere, i nostri appelli all’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi (ATESIR) sono rimasti ad oggi senza risposta. Chiediamo che venga predisposta con urgenza una bozza di regolamento al fine di raggiungere un equo sistema di distribuzione della nuova Tares o Tari attraverso la modulazione delle tariffe. Queste linee guida dovranno poi essere adottate dalle singole Amministrazioni Comunali. In particolare si richiama l’attenzione sulle attività agrituristiche che di fatto si concretizzano in iniziative turistiche assai diverse”. E’ questo l’appello del presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, che precisa: “Proprio per la variabilità della proposta turistica, non è corretto applicare al settore agrituristico una sola generica tariffa, né si ritiene parimenti corretto assimilare l’agriturismo ad altre categorie quali ad esempio gli alberghi e i ristoranti”.

“Inoltre l’agriturismo – aggiunge – è soggetto a condizioni di esercizio che impongono da un lato l’uso di edifici e locali preesistenti, dall’altro limiti alla capacità ricettiva”.

“Si ritiene quindi indispensabile – conclude Garagnani – ai fini dell’equa ripartizione della tassa, che all’agriturismo siano applicate tariffe differenziate per genere di attività o riduzioni percentuali di tariffa sulle diverse attività ricettive che ciascuna azienda agrituristica svolge rispetto alle tariffe previste”