GrazianoPattuzzi_Cispadana“Pur confermando l’assenza di modifiche sostanziali al progetto da parte delle integrazioni presentate, ai fini della massima trasparenza della procedura amministrativa, rileva (…..) l’opportunità di procedere alla ripubblicazione.” È questo il passaggio più significativo contenuto nella comunicazione di sole due pagine inviata ieri, 6 novembre, ad Autostrada Regionale Cispadana, ARC, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con la quale si chiede di dare nuovamente avviso al pubblico dell’avvenuto deposito della documentazione integrativa relativa al Progetto definitivo Autostrada Regionale Cispadana.

Autostrada Regionale Cispadana, nel rendere pubblica la comunicazione, evidenzia che si attiverà col consueto impegno per soddisfare in tempi brevi la richiesta ricevuta dal Ministero.

L’istanza di presentazione degli atti integrativi viene avanzata a tre mesi dal deposito, con tempi che non si possono definire tempestivi, soprattutto considerando che la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, secondo la normativa vigente, avrebbe dovuto fornire il proprio parere entro novanta giorni dal deposito degli stessi. A ciò va aggiunto che, come peraltro esplicitamente si dice nella comunicazione del Ministero, la documentazione integrativa depositata non comporta modifiche progettuali rispetto a quanto presentato in sede di istanza di avvio del procedimento.

“Pur comprendendo la grande prudenza di coloro che sono stati chiamati a valutare il progetto e confermando la nostra volontà di effettuare il massimo sforzo per rispondere in modo esaustivo e rapido alla richiesta, registriamo con un certo rammarico un ulteriore allungamento del procedimento” commenta il Presidente di Autostrada Regionale Cispadana Graziano Pattuzzi. “Un rammarico, ci tengo a sottolinearlo, che non riguarda i tempi messi a disposizione per la partecipazione del pubblico interessato, che anzi rappresentano una forma ulteriore di garantismo e trasparenza, quanto invece i tre mesi trascorsi inutilmente prima della richiesta di ripubblicazione. Come ho già avuto modo di sottolineare, il passaggio dalla progettazione alla realizzazione di un’opera pubblica richiede tempi troppo lunghi, che, nei fatti, difficilmente sono conciliabili con le esigenze del Paese.”