Luigi-TollariNon accenna ad allentare la sua morsa la crisi del lavoro in Emilia-Romagna:, da gennaio a settembre 2013 il ricorso agli ammortizzatori sociali ha superato i 69 milioni di ore, per un totale di circa 81mila lavoratori coinvolti. Le ore di cassa integrazione nella provincia di Modena hanno superato gli 11 milioni. Nel 2013 nella nostra provincia le ore di cassa integrazione sono state 1 milione in più del 2012.

A crescere sono soprattutto i lavoratori in cassa integrazione straordinaria, sia dipendenti di imprese di piccole dimensioni con la cassa in deroga, sia di grandi dimensioni per effetto delle ristrutturazioni in atto. Cala leggermente il ricorso alla cassa ordinaria -11,59% ma cresce quello dello straordinaria con un +13,41%.

Certamente la risposta alla crisi non può essere solo quella degli ammortizzatori, ma si rende necessaria un’azione a livello locale (regionale) e nazionale (governo) in grado di produrre un’inversione di rotta radicale alle politiche economiche ed industriali del paese. Si può uscire dalla crisi solo con interventi strutturali sulla fiscalità, sugli investimenti in ricerca, innovazione e infrastrutture, su nuovi modelli organizzativi che permettano un intervento di riduzione dell’orario di lavoro: insomma è necessario investire sul lavoro e non usare il lavoro come polmone sul quale agire per tagliare i costi e produrre nuove marginalità. L’accesso al credito è una impresa sempre più difficile. Le banche sono sempre più restie a sostenere le piccole e mede imprese che sono costrette a chiudere pur in presenza di clientela e possibile fatturato. Vero che l’export segna degli incoraggianti segnali, ma questo non si manifesta sull’incremento dell’occupazione. Questo è il sesto anno di una crisi che si traduce in impoverimento generale, tensione sociale, conflitto generazionale, e non è più sopportabile il perdurare di questa situazione. Per questi motivi si richiede con forza al governo un cambio di rotta e una politica industriale coerente e conseguente. La crisi non cessa per decreto, ma coi decreti si possono spostare risorse importanti che favoriscono il rilancio della produttività, i consumi interni, le infrastrutture necessarie al paese per il suo ammodernamento.

 

(Luigi Tollari, Segretario Generale UIL Modena)