Rossi_ph_Gioia-CasalePoca politica e molta autobiografia per Paolo Rossi accompagnato in “L’amore è un cane blu – la conquista dell’Est” dal 15 al 17 novembre al Teatro Duse da musica live in un racconto che sorge dai ricordi di infanzia: dai rapporti personali, l’amore e altre bestie, come il cane blu, per approdare a un futuro probabile.

“In un paese dove la passione e scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull’altopiano del Carso.

Una terra dove e nato e dalla quale si era allontanato: tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite. Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita.

Visto che nei miei lavori ha sempre governato la troika attore – persona – personaggio avrebbe potuto intitolarsi “L’uomo che amava le donne”. Oppure “L’uomo che non sapeva amare sia le donne che il suo partito”. Non sarebbe stato male “Autobiografia non autorizzata”. Perche no oppure “L’uomo che raccontava barzellette ai sassi” . Pensavo anche “Ti amo ma non sono d’accordo con quello che provo!”. O “Ma cos’e questa crisi?” sottotitolo “ho già i miei problemi”. “Donne contro donne”. “Uomini veri, ma in fuga”. Invece si chiamerà “L’amore e un cane blu”… che sono entrambi animali molto, ma molto difficili soltanto da immaginare. Ma come si dice: per incontrarli bisogna non perdersi, e per non perdersi il modo migliore e non sapere mai dove andare. Il mio avvocato mi ha suggerito di aggiungere a questa scheda riassunto la frase: “ogni riferimento a persone o fatti realmente esistiti o accaduti e puramente casuale”.

Si sa arrivano momenti in cui i racconti ascoltati nell’infanzia e i sogni e le visoni dell’adolescenza diventano più vividi dei ricordi di vita vissuta lontana o recente o quantomeno spesso si finisce per confonderli. Qui si narrerà di ripartire in ogni trattativa – sia con se stessi, in camera da letto, in piazza o in parlamento – dalla ricchezza di un palpito coraggioso piuttosto che la misera miseria del soldo e della paura (anche se entrambi hanno la loro importanza, soprattutto la seconda). E questo e quanto. “Io sono un uomo che non deve chiedere più … anche perche da un po’ di tempo mi dicono sempre di no” (aforisma dell’autore)

Nota aggiuntiva registica: la rappresentazione teatrale si avvarrà del prepotente contributo musicale, una vera e propria colonna sonora, dell’orchestra di liscio balcanico “I Virtuosi del Carso” diretta dal sublime maestro Emanuele Dell’Aquila.” Paolo Rossi

 

Prevendite presso la biglietteria del Teatro Duse (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19), nei punti prevendita Vivaticket.

Biglietteria e informazioni: Via Cartoleria, 42 | tel. 051 231836 – biglietteria@teatrodusebologna.it