carabinieriNonostante l’età ha mostrato disinvoltura e freddezza degna del miglior ladro. Si è infatti seduto su una panchina dove si trovavano alcune ragazzine, sue coetanee, per poi facendo il cascamorto sfilare dalla tasca di una delle ragazze un costoso smartphone. Il gesto per quanto fulmineo non è passato inosservato ad alcune amiche della derubata che hanno cercato invano di bloccare il giovane riuscito comunque a fuggire. La descrizione del ladruncolo e la “modalità di approccio” hanno consentito ai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti di un 14enne reggiano a carico del quale i militari hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al “borseggio” del cellulare. Con l’accusa di furto con destrezza i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno denunciato in stato di libertà alla Procura dei Minori di Bologna un 14enne reggiano non nuovo, nonostante la giovane età, ad analoghi episodi di microcriminalità nei confronti dei coetanei.

Il classico bulletto insomma che secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza questa volta anziché mostrare la prepotenza, peraltro già evidenziata nel recente passato, ha sfoggiato le doti di cascamorto avuto riguardo ad alcune ragazzine che ha avvicinato mentre stavano sedute su una panchina. L’intento non era quello di socializzare, come fatto intendere dal furbastro 14enne, ma quello di sfilare dalla tasca un costoso smartphone che aveva adocchiato. La derubata non si è accorta di nulla ma il gesto furtivo, per quanto rapido, non è passato inosservato ad un’amica. Intuito di essere stato scoperto il ragazzo si dileguava spegnendo subito il cellulare in modo tale da non poter essere rintracciato. Non ha fatto però molta strada in quanto è stato identificato dai Carabinieri. Ai militari di Sant’Ilario d’Enza è infatti bastata la descrizione del ragazzo e la “tecnica” utilizzata per indirizzare le attenzioni investigative nell’odierno indagato a carico del quale gli stessi Carabinieri hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità, tra cui anche i riconoscimenti fotografici, alla base poi della denuncia per furto con destrezza inoltrata a su carico ala Procura dei minori bolognese.