Latte_2“Sono anni che agli occhi dell’opinione pubblica, la questione delle quote latte e soprattutto dei cosidetti “splafonatori” viene fatta vedere con occhi diversi rispetto alla reale situazione di fatto.

E qualcuno ci ha ricamato sopra!

La non corretta quantificazione delle quote latte, per un MERO ERRORE CONTABILE ha cagionato danni sia allo Stato Italiano a causa delle sanzioni non dovute, sia a diverse centinaia di allevatori, costretti a porre un freno alla produzione, cosa già di per se discutibile, ma soprattutto a cercare di accaparrarsi affittando o comperando quote di cui non avevano bisogno, alla luce dei fatti; per non parlare poi di quei produttori che hanno splafonato, ovvero che sono andati fuori quota.

L’indagine dei carabinieri del 15 aprile del 2010 che evidenziava gli errori di calcolo del sistema quote da parte del SIAN, AGREA e BANCA DATI NAZIONALE, era conosciutissima a tutte le organizzazioni di categoria agricole che hanno taciuto non difendendo quindi gli interessi dei propri tesserati.

Cosa molto grave da sottolineare è che questo lungo silenzio probabilmente è dipeso da due fattori:

1) Le stesse organizzazioni sindacali fanno parte del circuito societario del SIAN con un gigantesco conflitto di interessi,

2) L’apertura di un mercato di compra vendita e/o affitto che ha fruttato dei bei soldini agli intermediari ovviamente sempre delle associazioni medesime. Alzi la mano quell’agricoltore che non ha pagato intermediazione per la compravendita dei titoli!!!!

Ma la cosa ancor più grave è stata la sistematica operazione di denigrazione sempre da parte delle associazione di categoria, nei confronti degli agricoltori che hanno splafonato. Dipinti come dei malfattori, truffatori, come la causa per cui il paese Italia è stato soggetto a multe.

Questa invece è gente che lavora, inseguendo una speranza di cambiamento, non del Paese, quella rappresenta un utopia, ma dei colleghi agricoltori affinchè possano finalmente capire che le associazioni presso la quale sono tesserati, sono la causa del fallimento agricolo e in termini economici e in termini morali.

Con la speranza vivissima che la VERITA’ su questa bruttissima storia Italiana possa trionfare, l’associazione M.A.B. fa gli auguri a tutti gli allevatori che non demordono e continuano a fare questa battaglia di diritto, per i nostri figli!!!!

 

 

Per la cronaca: questi cosidetti “malfattori”, mentre la procura conferma la loro ragione, hanno case, terre ed attrezzature ipotecate e sotto sequestro, con la signora equitalia che minaccia dall’oggi al domani di portar loro via sacrifici di generazioni”.

 

 

(Dott. Eugenio Celestino, Responsabile regionale M.A.B. – Movimento Autonomo di Base)