LuigiLoCascioGrande attesa al cinema Boiardo di Scandiano per il regista e attore Luigi Lo Cascio che presenterà mercoledì 4 dicembre alle ore 21 per la rassegna di cinema d’essai il suo ultimo lavoro dal titolo “La città ideale”.

Questi incontri con l’autore, organizzati da Ert – Emilia Romagna Teatro, nuovo gestore del cinema teatro di Scandiano, hanno finora raccolto un alto gradimento da parte del pubblico che ha apprezzato molto, durante le precedenti due serate rispettivamente con Rocco Papaleo (26 ottobre) e Giorgio Diritti (13 novembre), l’occasione di confronto e scambio che si è creata con i protagonisti e autori dei film proposti.

Luigi Lo Cascio non ha certo bisogno di grandi presentazioni, si è imposto all’attenzione nazionale nel ruolo di Peppino Impastato nel magistrale film “I cento passi” diretto da Marco Tullio Giordana nel 2000, opera che rappresenta il suo esordio cinematografico e che gli assegna anche il David di Donatello come migliore attori protagonista. Prima di allora però aveva già recitato in due lavori classici quali “Margherita Gautier” e “Romeo e Giulietta” diretti da Giuseppe Patroni Griffi, per proseguire sempre a teatro in “Aspettando Godot” messo in scena da Federico Tiezzi e comincia così una brillante carriera che si alterna tra teatro e cinema, davanti e negli ultimi anni anche dietro la macchina da presa. Da segnalare poi altri importanti ruoli teatrali in “Ager Sanguinis” diretto da Carlo Quintucci, “La sposa di Messina” diretto da Elio De Capitani, “La morte di Empedocle” “La figlia dell’aria” e “Il figlio di Pulcinella” diretti da Roberto Guicciardini, “Amleto” e “Sogno di una notte di mezza estate” diretti da Carlo Cecchi.

Nel 2004, ancora diretto da Marco Tullio Giordana Lo Cascio è protagonista nel pluripremiato “La meglio gioventù” che gli vale il Nastro d’argento ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Da allora la sua carriera e la sua fama sono inarrestabili. Nel 2005 dirige ed interpreta “Nella tana”, un monologo tratto dall’ultimo racconto di Franz Kafka, di cui cura anche la riscrittura e l’adattamento. Per questo spettacolo vince il Premio UBU, quale migliore attore. Nel 2006 lavora poi con Luca Ronconi spettacolo “Il silenzio dei comunisti”, vincendo nuovamente nell’edizione 2006-2007 il Premio UBU, sempre come migliore attore protagonista.

Tra gli altri suoi maggiori lavori per il grande schermo, ricordiamo: “Buongiorno, notte”, regia di Marco Bellocchio, “La bestia nel cuore”, regia di Cristina Comencini, “Il dolce e l’amaro”, regia di Andrea Porporati, e “Sanguepazzo”, regia di Marco Tullio Giordana.

Il film “La città ideale” vede l’esordio di Lo Cascio come regista alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

“La città ideale”

Michele Grassadonia è un ecologista sensibile e integralista. Architetto palermitano, ha lasciato la Sicilia per la Toscana, dove abita quella che lui considera la città ideale, Siena. Inviso ai colleghi, vive solo in un appartamento spartano, dove sperimenta energie alternative. Una sera di pioggia tampona un’ombra e finisce contro un’automobile parcheggiata. Qualche chilometro dopo rinviene il corpo di un uomo riverso sull’asfalto. Chiamati i soccorsi, viene interrogato dalla polizia stradale sull’accaduto. La macchina ammaccata e alcune sfortunate circostanze, convincono gli agenti della colpevolezza di Grassadonia, che da soccorritore diventa indagato. È l’inizio di un’avventura paradossale e di una ricerca angosciata della verità.

Michele Grassadonia è un uomo che crede nel valore dell’impegno civico e nella solidarietà sociale, sempre dimesso, gentile e alla ricerca della parola bella e appropriata. Il protagonista viene precipitato in un incubo giudiziario che gli aliena amici e cittadini. Emarginato e diffamato, scoprirà a sue spese che la città ideale nasconde mostri dall’aspetto normale.

Con uno stile secco e asciutto, Lo Cascio svolge un tema robusto, denunciando l’incoscienza civile, le derive giudiziarie, i contratti sociali fondati sulla connivenza, l’indifferenza e la mancanza di pudore. “La città ideale”, con singolare forza simbolica, mette in schermo il trauma di chi si sente e si vuole ‘diverso’ rispetto alla cultura diffusa e condivisa da tutti. Lo Cascio individua quel trauma, lo mette a fuoco e poi lo indaga incarnando il suo personaggio, accompagnandolo con lo sguardo dentro la macchina della giustizia e dell’umana (in)comprensione. Posseduto dal proprio demone, l’ecologista Grassadonia coltiva sogni, speranze e illusioni che si spengono, proprio come accadeva nel film “I cento passi” sul volto di Luigi Maria Burruano, là padre piegato alla legge del più forte, qui (il)legale al servizio della Legge.

 

Il costo del biglietto è di euro 4,00 non sarà possibile prenotare i posti, ma la biglietteria sarà aperta dalle ore 20.

Per informazioni Cinema Teatro Boiardo tel. 0522/854355 mail: cinemateatroboiardo@emiliaromagnateatro.com