Nella seduta di ieri pomeriggio il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno sull’emergenza abitativa presentato con richiesta di urgenza dai consiglieri Pd Ballotta e Barelli (primo firmatario), Venturi-Fds e Guidotti e Sabbioni di Scelta Civica. Prima del voto Finotti (FI-Pdl) ha proposto di rinviare la discussione in Commissione e la Lega ha presentato due emendamenti ma entrambe le richieste sono state respinte. Il documento è stato poi approvato con 21 voti a favore (Pd, Udc, Pagnetti-Misto e Sc), 1 astenuto (Flaiani-Fli) e 6 contrari (Pdl, Fi-Pdl e Lega).

L’odg invita la Giunta, in accordo con i Comuni e la Regione, “ad attivarsi nei confronti del Governo per ottenere l’aumento dei 40 milioni previsti dal 2014 per la risoluzione dell’emergenza sfratti per morosità incolpevole, da assegnare ai Comuni che hanno attivato strumenti come il protocollo sfratti e dei 100 milioni per il rifinanziamento del fondo per il sostegno alla locazione, ai sensi della legge 431/ 1998, in quanto largamente insufficienti”.

Secondo il documento l’edilizia residenziale pubblica per le persone e per le famiglie “svolge una funzione di ‘interesse generale’ a salvaguardia della coesione sociale, dell’integrazione sociale e quindi anche della ‘sicurezza’. La disponibilità di una abitazione rappresenta – continua il testo – la base indispensabile per prevenire ed evitare fenomeni di degrado, di emarginazione e di insicurezza causati dall’impossibilità di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato”.

Inoltre, l’odg sostiene che l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica è concepita “come strumento di assistenza a tutela delle fasce sociali più deboli, che nella nostra provincia, così come a livello regionale, la domanda di Edilizia Residenziale pubblica è connotata da famiglie a basso reddito anche in mobilità territoriale e, dunque, è una domanda di abitazione in affitto a prezzo limitato”.

Il documento formula infine 5 proposte:

– promuovere il sostegno del sistema di edilizia residenziale pubblica, riprendendo anche la proposta delle Regioni della fiscalità di vantaggio per l’ex IACP (IMU, IVA, IRES) e chiedere di affrontare questi temi nell’ambito della cabina di regia costituita dal Governo;

– promuovere il sostegno all’offerta dell’Edilizia Residenziale Sociale, ripristinando a tal fine gli investimenti pubblici per un programma di interventi straordinari, basati anche su criteri e modalità nuove, rigenerazione, recupero sfitti, acquisto invenduto privato, auto costruzione;

– sollecitare la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della modifica della legge 24/2001, ad individuare indirizzi chiari e coerenti con l’attuale condizione socio-economica delle famiglie per la determinazione dei canoni, dei limiti d’accesso e di permanenza negli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica;

– promuovere l’intensificazione dei controlli relativi alla permanenza dei limiti di reddito che consentono il godimento dell’alloggio, accelerando in caso di accertata mancanza dei requisiti, la liberazione dell’immobile per consentire una tempestiva turnazione.

– promuovere, unitamente ai controlli previsti sui diritti di permanenza al fine di un utilizzo dell’edilizia residenziale pubblica per le fasce sociali più deboli, politiche per l’abitare che abbiano al centro il potenziamento dell’edilizia residenziale sociale.